Settimo Torinese

C'era una volta Rimbalzopoli: dove giocavano i bimbi ora ci sono solo rifiuti

Da Palazzo Civico fanno sapere che è in programma la riqualificazione dell'area ma pare ci siano ancora alcune questioni da mettere a punto

C'era una volta Rimbalzopoli: dove giocavano i bimbi ora ci sono solo rifiuti
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L’unica cosa che resite all’incuria del tempo è il cartello in cui sono indicati gli orari di apertura, l'indirizzo mail e i recapiti telefonici. Sullo sfondo la tensostruttura semiaperta in cui si scorge un tappeto di palline colorate abbandonate. È quello che resta di Rimbalzopoli a Settimo Torinese, la nota area giochi in disuso dall'aprile del 2022.

C'era una volta Rimbalzopoli

Un parco divertimento che, dopo essere stato liberato dai vecchi proprietari, è diventato terra di nessuno. «Una discarica», mormora qualche cittadino che intercettiamo durante il nostro reportage. Ed effettivamente ai lati della tensostruttura - messa in vendita dal Comune - pullulano rifiuti abbandonati, complice la rete divelta che consente a chiunque un facile accesso. E così, circumnavigando l'area, si notano lattine abbandonate, un borsone Glovo, un'aspirapolvere e addirittura una cassettiera. Un'immagine completamente antitetica rispetto a quella del passato che ritraeva un luogo a misura di bambini e famiglie.

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Le testimonianze di chi vive e frequenta la zona

«Qualcuno ha tagliato la rete e dentro c'è di tutto e di più. Non si tratta di materiale che apparteneva a Rimbalzopoli ma è opera della gente che viene e scarica di tutto», raccontano i signori del circolo Bosio che mantengono viva la zona insieme alle attività svolte dal centro diurno Oasi, alla società del Borgonuovo e all'Associazione Nazionale Carabinieri (Anc, ndr).

«Ci ritroviamo qui tutti i pomeriggi per giocare a carte e ogni tanto affittiamo la sala per qualche festicciola – racconta Beppe, del circolo -. Grandi problematiche non ce ne sono, ma più volte ho fatto presente al Comune di chiudere sempre i cancelli la sera per tenere più protetta questa zona».

«La rete è stata tagliata quando c'era ancora qualcosa da portare via all'interno della tensostruttura - racconta Mario Arvat, presidente degli Anc -. Avendo qui la nostra sede, mi capita di passare in diversi momenti della giornata ma non ho mai trovato persone all'interno della copertura. Ho solo segnalato qualche volta la presenza di ragazzini che vengono, si siedono sugli spalti e magari disturbano i residenti. Ma dai controlli dei carabinieri non è emerso nulla di illecito. Per il resto, la sera cerchiamo di chiudere sempre i cancelli anche se non ci vuole molto a scavalcare. In generale, non possiamo lamentarci. L'unico problema è la tensostruttura che, però, rappresenta più che altro un danno estetico».

A quando la riqualificazione dell'area?

A questo punto, al netto del preziosissimo presidio fornito dalle realtà presenti nell'area, ad oltre due anni dalla chiusura, è lecito chiedersi che cosa ne sarà di quello spazio che rappresentava un fiore all'occhiello del territorio. La stessa domanda ce l'eravamo già posta su queste colonne a marzo 2023, ma da quel momento non ci sono stati sviluppi significativi.

Da Palazzo Civico fanno sapere che è in programma la riqualificazione dell'area ma pare ci siano ancora alcune questioni burocratiche da mettere a punto…

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