Inchiesta

Morto improvvisamente a 12 anni: si indaga per omicidio colposo

Tanti i dubbi e i punti di domanda che si spera l’esame autoptico potrà sciogliere

Morto improvvisamente a 12 anni: si indaga per omicidio colposo
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Venerdì scorso, 23 febbraio, la Procura di Ivrea, tramite il pubblico ministero Maria Baldari, ha aperto un fascicolo di inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti.

Si indaga sulle ultime 48 ore di Andrea

Mentre nel weekend su tantissimi campi di calcio il nome del piccolo Andrea Vincenzi, morto improvvisamente a soli 12 anni la notte tra il 21 e il 22 febbraio, è risuonato tra dolore e commozione, a risuonare nelle menti di tutti è stata anche una domanda, potente e spiazzante: "Perché?". Quali eventi e circostanze hanno portato al peggiore degli epiloghi?

Per rispondere a questo quesito la Procura ha aperto un fascicolo di inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti e disposto l’acquisizione delle cartelle cliniche sia dell’ospedale di Chivasso, dove era stato visitato e dimesso per ben tre volte nell’arco di quarantotto ore, sia dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove era arrivato in condizioni ormai gravissime.

A indagare è la procura di Ivrea e non quella di Torino perché il pm ipotizza che gli eventuali errori siano stati commesso a Chivasso.

Lo scopo delle indagini è capire se siano stati eseguiti tutti gli accertamenti clinici che la situazione richiedeva e se siano stati rispettati tutti i protocolli; se la terapia antibiotica prescritta fosse appropriata; se le ripetute dimissioni potessero essere evitate.

Tanti i dubbi e tante le domande che attanagliano i genitori di Andrea e che presumibilmente solo l’esame autoptico potrà sciogliere. Autopsia che dovrebbe essere eseguita nei primi giorni di questa settimana.

Le spiegazioni del direttore della Pediatria chivassese

Intanto il professor Fabio Timeus, direttore della Pediatria chivassese, ha ricostruito così la vicenda di Andrea:

"Vi sono stati due accessi il 19 febbraio, uno breve nella notte e uno nella mattinata, e un accesso il 21 febbraio con osservazione in pediatria. Fin dal primo accesso nella notte del 19 febbraio è stata prescritta terapia antibiotica appropriata rispetto al microrganismo interessato.
Nella mattinata del 19 febbraio e nella giornata del 21 febbraio sono stati eseguiti esami ematochimici e strumentali relativi alla situazione clinica. Il 21 febbraio, gli esami ematochimici e strumentali effettuati e le condizioni cliniche stabili hanno permesso la dimissione a domicilio con terapia appropriata".

Per poi concludere: "In ogni caso, profondamente addolorati e ci stringiamo alla famiglia".

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