Manifestazione

Patronale di Settimo 2024: edizione di successo, ora si va verso il gran finale

Tra i momenti salienti la messa e processione con l'Arcivescovo Repole, la scalata alla torre, i concerti e la partecipatissima cena condivisa

Patronale di Settimo 2024: edizione di successo, ora si va verso il gran finale
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Patronale di Settimo: nonostante purtroppo il maltempo abbia costretto gli organizzatori ad annullare qualche appuntamento previsto a calendario, l'edizione 2024 della festa non sta deludendo le aspettative e ora si dirige verso il gran finale.

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Patronale di Settimo 2024

La scalata alla Torre e la sfilata

Si sono aperti il 30 agosto i festeggiamenti per la patronale di Settimo 2024, curata da Pro Loco, in collaborazione con il Comune e con le tante associazioni del territorio, con la seconda edizione della scalata alla torre medievale organizzata dalla Famija Setimeisa.

L'ascesa si è inserita nel programma dei festeggiamenti del 65°anniversario dalla fondazione dell'associazione guidata dal presidente – e Castellano – Sergio Canalis. È stato lui a bissare l'impresa verso la cima della Torre, proiettando la città in pieno Cinquecento. La storia rievocata è quella della figlia del Castellano che si invaghisce del giardiniere, pur non avendo l'approvazione del padre. Uno scandalo inaccettabile per la famiglia della fanciulla che decise così di lanciare una sfida ai giovani più facoltosi della città, chiamati a conquistare la Castellana scalando la Torre. Un'ascesa che nessuno di loro riuscì a completare. Nessuno tranne l'ortolano, interpretato da uno «spigliato» e preparatissimo Canalis. Raggiunta la vetta, suggellato il ricongiungimento con l'amata, il Castellano e la Castellana hanno preso possesso della città, «salutati» dai Moschettieri.

Terminata la scalata, si sono poi presi la scena i tanti gruppi folkloristici del Piemonte che hanno sfilato tra le vie del centro prima di approdare sul palco allestito in piazza della Libertà. Una rievocazione che ha dato il «via» al ricco calendario di una Patronale

La messa con monsignor Repole e la processione

Momento clou quello vissuto domenica 1 settembre, quando la comunità ha celebrato i Corpi Santi, con la funzione solenne officiata alla parrocchia San Giuseppe Artigiano da monsignor Roberto Repole arcivescovo di Torino. Vicino a monsignor, schierati uno accanto all’altro, c’erano i parroci della città. Dunque, don Antonio Bortone, don Stefano Bertoldini, don Martino Botero, don Paolo Mignani. E poi don Pino Cravero, ex parroco settimese rientrato in occasione della commemorazione dei Corpi Santi.

L’arcivescovo di Torino ha poi sfilato tra le vie del territorio per la tradizionale Processione con le reliquie, custodite all'interno di «cassette dorate», dei Santi Martiri Reparato, Lucido, Modesto, Vittoria, Teodora, Onorata, Marino, Floro, Secondiano, Celestine ed Ilario.

Tante le proposte apprezzate dal pubblico

Non ha deluso le aspettative la sera di domenica 1 lo spettacolo musicale dei "DIscoinferno", così come grande apprezzamento ha ottenuto la sera successiva il tributo a Mango proposto dai Sirtaki.

Martedì 3 settembre al circolo Richiardi si sono disputati gli Special Olympics (il giorno dopo è stata la volta delle bocce in rosa) mentre la sera in piazza della Libertà, si è esibita la scuola Revolution Dance Project. Quasi in contemporanea nel piazzale del Freidano si è tenuta la cena «Sapori in giostra», a cura di Iniziative Culturali Settimesi.

Venerdì 6 settembre, la sede dell'associazione Il Papavero ha ospitato l'emozionante presentazione del volume «Settimo si racconta», una raccolta di esperienze voluta fortemente da Marco Dibenedetto, purtroppo recentemente scomparso, e Roberta Gaidano. Un'iniziativa dell'associazione Il Papavero nata per sviluppare la formazione di nuove arnie di api.

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Mentre la sera evento da tutto esaurito in piazza della Libertà per la cena in Giallo, rosso e Blu, un appuntamento divenuto ormai fisso per le patronali settimesi. "La cena condivisa durante la festa Patronale è sempre uno dei momenti più belli e partecipati della nostra città" ha evidenziato la sindaca Elena Piastra. "Veramente difficile trovare parole dopo una serata strepitosa come quella di ieri sera - hanno invece commentato dalla Pro loco - Grazie è troppo poco ma non ce ne vengono in mente altre! La cena condivisa rappresenta un bellissimo momento di aggregazione tra persone da 0 a 90 che ci riempie di gioia. Siamo felicissimi della partecipazione che ogni anno è sempre maggiore".

A conclusione sono stati protagonisti gli alunni delle scuole elementari grazie al laboratorio sul falò del gambero a cura di Iniziative culturali settimesi.

Gli ultimi appuntamenti

Domenica 8 settembre, dalle ore 10.00 alle ore 19.30, in via Italia è tempo di Fera Dla Contenta, con apertura facoltativa dei negozi e la presenza del Mercatino degli Hobbisti. Nell’arco della giornata, non mancheranno momenti di intrattenimento e di divertimento collettivo. La sera, davanti Palazzo Civico, a partire dalle 21.30, andrà in scena «La notte dei cantautori», concerto con la band «Lucio, Fabrizio e gli altri».

Lunedì 9 settembre, arriva il momento della verità con il Falò del Gambero e con gli attesissimi fuochi d'artificio che faranno calare il sipario su questa edizione 2024 della Patronale. L’appuntamento prevede alle 20.30 il ritrovo in via Castiglione (parcheggio area mercatale). Da qui partirà il lungo corteo, accompagnato dal Corpo Musicale della Città di Settimo, delle maschere e dei costumi storici cittadini diretti nell’area di piazza Freidano. È nella cornice del Luna Park (allestito per tutta la durata della Patronale) che, dalle 21, si terrà prima una narrazione storica del folklore settimese e poi, alle 21.30, a cura della Pro Loco, Famija Setimeisa, Iniziative Culturali Settimesi e Centro di Studi Settimesi si procederà con l’accensione del Falò del Gambero. Prima di lasciare posto, ovviamente, all’attesissimo spettacolo pirotecnico, offerto dagli esercenti dello Spettacolo Viaggiante, che dalle ore 22.30 metterà definitivamente la parola fine sui festeggiamenti settimesi.

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