Si è chiusa domenica 6 luglio l’edizione 2025 della Festa dell’Unità organizzata dal Partito Democratico di Settimo Torinese.
Festa dell’Unità a Settimo: migliaia di presenze
Dodici giorni intensi – dal 25 giugno al 6 luglio – che hanno unito politica, riflessione e convivialità, nel solco di una tradizione che a Settimo si rinnova ogni estate.
Il bilancio, a sentire gli organizzatori, è più che positivo. Lo dimostra un dato su tutti: oltre 1800 costine e grigliate servite, senza contare le altre proposte del menù, apprezzate da migliaia di visitatori.
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“Un grazie di cuore a tutti i volontari e alle migliaia di settimesi e non che ci hanno fatto visita – scrive il Pd –. E ai tanti esponenti politici e ospiti di livello nazionale e locale che hanno contribuito al dibattito sui temi fondamentali sui quali occorre essere resistenti”.
La Festa ha infatti ospitato numerosi incontri pubblici e dibattiti: tra i temi al centro dell’attenzione, il diritto all’abitare, la riforma della giustizia, la pace come alternativa alla guerra. Proprio l’ultimo giorno, domenica 6 luglio, si è tenuto un confronto con Arturo Scotto e Maria Cecilia Guerra, insieme a Umberto Salvi, Daniele Volpatto, Robin Piazzo e Iliana Joseph, per discutere di nonviolenza come antidoto ai conflitti armati.
Nei giorni precedenti, non sono mancati ospiti di rilievo come Carlo Cottarelli, Elsa Fornero e Marta Bonafoni, coordinatrice nazionale della segreteria del Pd, accompagnata dai consiglieri regionali piemontesi del partito.
Nemmeno la pioggia ha fermato i momenti di confronto, né il caldo ha scoraggiato le serate di festa: sabato, ad esempio, si è ballato tra polke e mazurche con il Duo Spezial.
“Dodici giorni intensi, faticosi e molto caldi – hanno commentato gli organizzatori – ma ripagati ampiamente dalle centinaia e centinaia di persone che sono passate a trovarci. Sappiamo che questo non può piacere a tutti, ma noi siamo come sempre ampiamente soddisfatti di come sia andata”.
Ora l’appuntamento è per l’estate 2025. “L’acquolina in bocca rimane per 350 giorni – scrive il Pd – ma con una certezza: la prossima estate, come da sempre, ci ritroverete con la festa. Tra le persone e per le persone”.