Manifestazione

Uno straordinario viaggio nel tempo con la Famija Setimeisa

Per il 64° anniversario dalla fondazione è stata riscoperta la «leggenda» del Giardiniere e della Castellana, con tanto di scalata alla torre medievale

Uno straordinario viaggio nel tempo con la Famija Setimeisa
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Ad un certo punto, guardandosi intorno, sembrava quasi di essere stati realmente dirottati in un'altra dimensione. Per qualche ora, a tutti gli effetti, sabato 2 settembre, la sensazione è stata quella di aver viaggiato in una sorta di macchina del tempo, assorbiti da storia, folklore e tradizioni.

Un tuffo nel passato

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I costumi sontuosi indossati dai gruppi storici provenienti da tutto il Piemonte, la Torre Medievale come sfondo, il corteo tra le vie della città. Ogni particolare faceva respirare l'atmosfera di un periodo storico ben distante da quello attuale. La Famija Setimeisa che per celebrare il 64°esimo anniversario dalla sua fondazione non ha badato a spese e limiti. E così, sabato pomeriggio, ai piedi della Torre, in pochi istanti, ci si è ritrovati in pieno Cinquecento.

La storia rievocata è quella della figlia del Castellano che si invaghisce del giardiniere, pur non avendo l'approvazione del padre. Uno scandalo inaccettabile per la famiglia della Castellana che decise così di lanciare una sfida ai giovani più facoltosi della città, chiamati a conquistare il cuore della bella Castellana scalando la Torre, simbolo per antonomasia di Settimo. Un'ascesa che nessuno di loro riuscì a completare. Nessuno tranne il giardiniere.

La scalata della torre

Ed è stato proprio Sergio Canalis, presidente della Famija Setimeisa, nei panni dell'ortolano, allacciate le cinture di sicurezza, a scalare lo storico monumento cittadino, riproponendo uno spaccato di storia e di cultura che ha fatto respirare a tutta la città il sapore delle tradizioni. Raggiunta la «vetta», non è mancato il ricongiungimento con la Castellana. Insomma, tutto è stato compiuto.

«È stata dura, ma ce l'ho fatta», ha commentato Canalis, pochi minuti dopo quella che possiamo definire una vera impresa che ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Sospeso proprio come l'ortolano Canalis che, dopo tanta fatica, si è guadagnato il titolo di Castellano. Un momento storico simbolico che, in piena sicurezza, ha accompagnato un compleanno speciale proseguito con il corteo tra le vie del territorio e con la presentazione in piazza della Libertà di tutti i gruppi folkloristici che hanno partecipato all'iniziativa e alla rievocazione storica. Fino a completare la giornata con la serata danzante aperta a tutti che ha rappresentato il momento conclusivo di una cerimonia che ha rievocato la storia e che rimarrà nella storia. Un po' come Canalis che, ha sottolineato l'assessora Chiara Gaiola, «è il primo uomo nella storia di Settimo ad aver scalato la Torre».

La Torre sarà riaperta

«Questa idea nasce molto tempo fa, soprattutto per volere di Canalis che ha molto insistito sul recupero di questo momento storico della nostra città. È stato un ripartecipare ad alcuni segni di identità della nostra città», ha aggiunto la sindaca Elena Piastra. E proprio la prima cittadina ha colto l'occasione per annunciare due novità e due recuperi edilizi che interesseranno il territorio.

«Sapete bene che il monumento della Torre è il principale monumento che richiama una parte della storia della nostra città e va riaperto. Nei prossimi mesi, riapriremo la Torre con un nuovo allestimento all'interno e con l'idea di riaprirla alle classi e ai ragazzi. Sarà aperta soprattutto per i percorsi didattici e l'obiettivo è arrivare ad aprirla il sabato e domenica», ha dichiarato Piastra, annunciando novità importanti anche per il secondo monumento cittadino più antico, la Pieve, che vedrà presto rinnovare il proprio volto. In questo caso, il cantiere è ai nastri di partenza e incomincerà già nel mese di ottobre.

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