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Salta anche la Fiera dell'Arlév a Settimo

Le previsioni meteo avverse hanno spinto Comune e Pro loco a cancellare l'evento

Salta anche la Fiera dell'Arlév a Settimo
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Avrebbe dovuto essere un weekend ricco di eventi e iniziative sul territorio, invece le previsioni meteo purtroppo hanno cambiato le carte in tavola guastando, letteralmente, la festa a tante persone.

Eventi annullati anche a Gassino e Venaria

Nelle scorse ore si era diffusa la notizia del rinvio a luglio della tre giorni di Street food & Musica a Gassino e anche dello slittamento al weekend successivo, del 27 e 28 maggio, della Festa delle rose e di Fragranzia a Venaria Reale.

Ma domenica 21 si sarebbe dovuta svolgere anche la tradizionale Fiera dell'Arlév per la quale era prevista la presenza di più di 150 espositori. Anche in questo caso però comune di Settimo e Pro loco sono stati costretti dal maltempo a cambiare i programmi. In questo caso però nessun rinvio, la manifestazione è stata annullata.

Fiera ma anche contenitore di eventi

L’annuale appuntamento con la Fera dell’Arlév a Settimo è sinonimo di incontro con la primavera, la tradizione e la passione per il commercio, i sapori e l’artigianato tipici dei piemontesi. Inizialmente si trattava di una giornata tipicamente di mercato, ma negli anni si è evoluta in una fiera con bancarelle di diverso genere, prodotti alimentari e una sezione dedicata agli hobbisti e all'artigianato di qualità.

Anche quest'anno la manifestazione avrebbe proposto diversi eventi, tra cui laboratori ed esibizioni canore dei bambini. In via Giannone, invece, per tutto il giorno avrebbero dovuto avere luogo le passeggiate a cavallo con la scuderia “Lo Sperone”.

La fiera 2023 era anche legata al progetto della fondazione Rossotti, che raccoglie fondi per i bambini trapiantati dell’ospedale Regina Margherita.

Una tradizione antica

Il nome Fiera dell'Arlev, deriva dal termine piemontese arlevè che significa scambio di articoli e oggetti trovati in casa.

Nel passato, infatti, chiunque poteva partecipare a questo appuntamento vendendo o scambiando diversi prodotti.

Le sue origini sono antiche e risalgono alla Fiera di maggio, nota anche come Fiera di Santa Croce, poiché si teneva vicino al 3 maggio, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra il ritrovamento della Croce. In alternativa, la fiera è stata chiamata "Fera dij Cochet" a causa del commercio dei bozzoli dei bachi da seta (chiamati "cochet" in piemontese) che vi si svolgeva.

Se le origini più remote della Fiera dello Scambio affondano nella metà del XIX secolo, in realtà la manifestazione così come viene proposta oggi è stata riscoperta solo nel 2001, quando è stata ripresa dopo una pausa durata diversi anni.

L’idea che ha spinto i settimesi a far rinascere l’appuntamento è semplice: recuperare tradizioni e usanze tipiche del territorio offrendo alla popolazione la possibilità di trascorrere una giornata tra banchi colorati e pieni di prodotti non solo da ammirare, ma anche, naturalmente, da comprare.

 

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