Spettacolo

Con "Briciole di Stelle" donne protagoniste al Centro famiglia di Settimo

Successo per la seconda messa in scena dello spettacolo a cura dell’attrice Mariella Fabbris

Con "Briciole di Stelle" donne protagoniste al Centro famiglia di Settimo
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Dopo lo straordinario successo e il sold out registrato al Garybaldi solo pochi mesi fa, le «Briciole di Stelle» di Mariella Fabbris hanno fatto il bis e si sono nuovamente illuminate in un giardino del territorio.

Il laboratorio tra cibo e teatro

E così, dopo aver incantato il pubblico del teatro, il 27 luglio scorso, è stato il centro Famiglia di via Volta ad ospitare lo spettacolo curato dalla Fabbris e dalle «sue» donne. Quelle che hanno seguito il laboratorio Noi ci siamo, un percorso artistico nato proprio nei locali di via Volta con l’obiettivo di mescolare cibo e teatro, cucina e narrazione.

Con questo filo rosso come riferimento, lo spettacolo «Briciole di stelle», nel giardino di via Volta, ha imbandito una tavola di storie che ha preceduto l'antipasto peruviano organizzato dall'associazione Ceci.

Cibo e teatro, dicevamo. Questi i due ingredienti principali di un racconto che è partito proprio dal cibo del cuore delle singole protagoniste che hanno rispolverato, dai cassetti della loro memoria, ricordi e storie di vita.

«Nel laboratorio teatrale Noi ci siamo - spiega Fabbris, nota attrice settimese -, si è consolidato un gruppo di donne coraggiose, doppiamente coraggiose per aver deciso di sostenere anche questa seconda versione, con meno presenze e all'aperto, nel giardino del Centro Famiglia. Molte di loro arrivate con i nipotini a carico, i figli, con le madri anziane, chi è stata ostetrica, chi è maestra, altre nei servizi sociali, impiegate, una bibliotecaria, un'insegnante di educazione fisica e danza. Tutte insieme a partorire idee, modalità sempre nuove che ci permettono di condividere tempo di vita. Le troviamo sedute ognuna con i propri pensieri, in un luogo forse sognato, su una grande terrazza davanti al mare. Non si conoscono e in poco tempo nasce la sorellanza. Emergono immagini sfocate della propria infanzia, cose mai dette, gesti lontani, ed emerge il legame alle proprie radici attraverso i racconti del cibo del cuore».

Esperimento riuscito

Uno spettacolo che, anche nella sua seconda versione, non ha tradito le aspettative del pubblico e si è rivelato un esperimento assolutamente riuscito attraverso l'incontro tra mondi e culture diverse. «Si è dimostrato che un giardino di una casa di quartiere, non un luogo invisibile, può generare comunità – commenta Fabbris -. Un prato con più di 60 persone, con lo staff delle peruviane, in cucina Ceci, organizzato dal Centro famiglia, con 20 addetti circa, operatori, educatori e le partecipanti del laboratorio teatrale ha prodotto un eco di storie e condivisone».

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