Musica antica

Antiqua torna venerdì 23 settembre 2022 a Settimo

Presso la chiesa di San Vincenzo in via Milano

Antiqua torna venerdì 23 settembre 2022 a Settimo
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Antiqua torna venerdì 23 settembre 2022 a Settimo.

Antiqua

Nell’ambito della stagione di Antiqua 2022, il 23 settembre, a Settimo Torinese, alle 21,15, presso la chiesa di San Vincenzo in via Milano, 59 l’Accademia del Ricercare e la Corale Universitaria di Torino propongono:
“M.A. Charpentier – Te Deum e Magnificat”.

Il concerto

Dopo lo straordinario successo ottenuto nell’autunno del 2020 con l’esecuzione del Magnificat RV 610 e dell’incomparabile Gloria RV 589 di Antonio Vivaldi, il 23 settembre alle 21.15 saranno di nuovo di scena nella Chiesa di San Vincenzo di Settimo Torinese l’Accademia del Ricercare e la Corale Universitaria, dirette rispettivamente da Pietro Busca e da Paolo Zaltron, con un quartetto di solisti di altissimo profilo comprendente i soprani Karin Selva e Arianna Stornello, il controtenore Gianluigi Ghiringhelli, il tenore Luca Ronzitti e il basso Mauro Borgioni. Il programma ci porta nel cuore del Barocco francese, con due delle opere più conosciute di Marc-Antoine Charpentier, ossia il Magnificat e il celeberrimo Te Deum, la cui vastissima notorietà è dovuta all’impiego per molti anni del suo incipit come sigla dell’Eurovisione. Quest’ultimo lavoro fu composto per la Sainte-
Chapelle, unica istituzione musicale parigina in possesso dell’organico prescritto dall’autore, che oltre agli archi comprende flauti dolci, oboi, fagotti, trombe e timpani.

Gli studi musicologici non sono invece riusciti a stabilire il periodo di composizione: infatti secondo alcuni studiosi questo lavoro sarebbe stato scritto nel 1687 e comunque non oltre il 1690, mentre per altri venne composto nel 1692 per celebrare la vittoria riportata dai francesi a Steinkerque, un fatto che troverebbe un’indiretta conferma nella tonalità di re maggiore, definita dallo stesso Charpentier «ton joyeux et très guerrier». Sotto il profilo strutturale, quest’opera è divisa in sezioni dal carattere contrastante, secondo il modello dei grand motet che venivano eseguiti alla corte del Re Sole. Il Preludio (in realtà una Marche en rondeau) crea fin dalla prima battuta un’atmosfera trionfale ed esultante, proponendo una geniale alternanza tra le trombe e gli archi, che sembra riecheggiare le vittorie ottenute dalle truppe francesi e il tripudio del popolo. A questa gioia universale fa da contrasto l’atmosfera più soffusa del Magnificat, il canto di Maria che il compositore francese intonò con una carezzevole dolcezza, in grado di conquistare anche gli ascoltatori dei giorni nostri.
L’ingresso costa 5 euro.

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