Con il San Mauro Rugby rinasce il parco Einaudi
Intanto sono cominciati una serie di interventi importanti all'interno della struttura.
Con il San Mauro Rugby rinasce il parco Einaudi
San Mauro rugby
Dopo mesi di inattività, le associazioni culturali e le società sportive hanno una gran voglia di ripartire, come il Rugby San Mauro, che sabato 8 maggio, ha dato il via agli Open Day dedicati ai più piccoli.
«La nostra associazione sportiva è nata intorno agli anni Ottanta, per la precisione nel 1985, con la squadra seniores - spiega Luca Grazian, presidente da oltre sei anni, e con il tempo si sono aggiunte tutte le altre categorie, compresa quella femminile».
La ripresa
Anche il rugby, come tutti gli altri sport di contatto, è stato messo in ginocchio a causa del Covid, ma nonostante ciò, sono riusciti a trovare delle soluzioni per continuare gli allenamenti. Infatti, per i più piccoli, le sessioni si sono svolte online. Ma, superate le prime difficoltà, e soprattutto appena è stato possibile, sono ripresi in presenza. «Per gli allenamenti ci siamo dovuti attenere alle normative anti-Covid che hanno bandito il contatto fisico tra i giocatori - spiega afflitto, essendo il contatto una caratteristica peculiare e anima di questo sport -. E purtroppo, a oggi, per quest’ultimo aspetto, dovremmo ancora attendere. Anche se il futuro può sembrare incerto, la nostra associazione spera di poter ritornare alla normalità, ma soprattutto, di poter recuperare tutti i ragazzi che con la pandemia hanno deciso di abbandonare».
I progetti
E con l’aggiudicazione del bando per i campi del parco Einaudi, il Rugby San Mauro ha dato il via a una serie di lavori che cambieranno il volto della struttura. «Il nostro obiettivo è quello che il parco Einaudi viva e per questo stiamo facendo tantissimi investimenti - spiega il vice presidente, Roberto Peila -. A tale proposito, in questi primi due mesi abbiamo fatto degli investimenti importanti che superano i 200mila euro. Il parco Einaudi sarà un luogo dove si pratica lo sport, ma anche un posto dove le famiglie possono venire a fare una passeggiata, bersi un aperitivo o mangiare qualcosa in compagnia. Riteniamo che sia giusto offrire alla città un luogo adeguato».
I lavori di ristrutturazione interesseranno le strutture preesistenti. «Prima di tutto abbiamo fatto un lavoro di manutenzione straordinaria, perché la struttura, nel corso degli anni, era stata abbandonata. Poi abbiamo dato il via ai lavori più impegnativi che riguarderanno la struttura centrale - spiega -. Se da un lato avremo i due spogliatoi, quello del rugby e quello del calcio, dall’altro stiamo realizzando, al piano terra, un Club House, luogo fondamentale per un rugbista per l’immancabile “terzo tempo” (locale che sarà aperto anche agli esterni). Al primo piano nascerà invece una palestra, indispensabile per la nostra preparazione, che sarà aperta anch’essa agli esterni. Per quanto riguarda invece il calcio, stiamo imbastendo un accordo per il prossimo anno».
Ma anche lavori come il rifacimento dei vecchi spogliatoi, grazie al Bonus del 110%, la sostituzione della recinzione e dell’impianto di irrigazione. «Quello che stiamo vivendo è un po’ l’anno zero. Chi sarà in grado di poter offrire un’offerta agonistico-sportiva e conviviale di buon livello avrà un futuro - spiega il vice presidente -. Noi viviamo di sport e della passione dei nostri associati. Prima della pandemia avevamo 240 iscritti e speriamo di poter recuperare quelli che si sono allontanati. All’Open Day di oggi, che verrà replicato anche nei sabati successivi, ci sono 50 bambini della categoria propaganda di età compresa tra i sei e i dodici anni. Speriamo che presto arrivino a cento».