Comune e Csen insieme per accrescere le possibilità dedicate al mondo dello sport
Il presidente regionale del Centro Sportivo Educativo Nazionale Gianluca Carcangiu: «La pandemia ha tolto moltissimo in campo sportivo, ma è il momento di ripartire»
Comune e Csen insieme per accrescere le possibilità dedicate al mondo dello sport.
Comune e Csen
Lo sport come possibilità di far crescere una rete con la realtà locale, promuovendo al tempo stesso salute, cultura e inclusione. E’ uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale che, dal suo insediamento, non ha mai smesso di perseguire questa linea. Lo sa bene anche la presidente del Consiglio comunale Carmen Vizzari che, nei giorni scorsi, ha incontrato Gianluca Carcangiu, presidente del comitato regionale Piemonte di Csen, il Centro Sportivo Educativo Nazionale. «Dopo l’inaugurazione del centro di progettazione di Csen a Torino avvenuta nei giorni scorsi - spiega Vizzari - abbiamo deciso di svelare i primi dettagli di una fruttuosa collaborazione che vede impegnato il nostro Comune proprio con Csen. Stiamo perseguendo insieme una serie di progettualità che puntano a sì a promuovere l’attività sportiva, ma anche e soprattutto ad abbattere le “barriere delle difficoltà”: una linea che la nostra Amministrazione intende seguire con decisione».
I progetti già in essere
Ed è proprio sulla scia di questa progettualità che il Comune collabora già da tempo con Csen. «Siamo stati contatti più volte con la richiesta di essere partner di alcuni progetti ed è così che abbiamo deciso di aderire a “Sport integrato on the road” e “Cambia il tempo”», quest’ultimo già in essere e che coinvolge gli studenti delle scuole superiori di Settimo.
C’è inoltre già la possibilità di annunciare che grazie alla fruttuosa collaborazione tra l’Amministrazione e Csen ci saranno altre occasioni, a partire già dal prossimo giugno di far «ricadere» sul territorio di Settimo una serie di importanti iniziative dedicate allo sport e ai suoi valori inclusivi. Come quello che è previsto per il prossimo mese di ottobre e che farà della città della Torre una delle tre «capitali» italiane del Festival del Cinema dello Sport integrato. Settimo, infatti, sarà insieme a Roma e Reggio Calabria il polo di proiezione di tutti i documentari realizzati nel corso dell’iniziativa ideata da Csen per Sport integrato on the road.
La progettualità di Csen
Il legame tra il presidente di Csen Piemonte Carcangiu e Settimo non può che essere, come lui stesso lo definisce: «viscerale». «Sono nato e cresciuto tra le case del Borgo Nuovo e anche se oggi vivo altrove non posso non sentirmi legato a questa città e a quello che rappresenta». Anche ed evidentemente in termini di potenzialità sportive e di inclusione sociale. «Questa pandemia da Covid - sottolinea Carcangiu - ha rappresentato una estrema difficoltà per il mondo dello sport. Ricevo da un anno telefonate quotidiane da associazioni e professionisti, le criticità sono veramente molte. C’è però da sottolineare l’importanza degli interventi economici che arrivano dallo Stato e dall’Unione Europea. Fondi pubblici che è importante intercettare: ed è proprio per questo che abbiamo inaugurato a Torino il centro di progettazione di Csen». Un vero e proprio laboratorio che consente, attraverso la presentazione di progetti ai bandi che di volta in volta vengono emanati, di provare a conquistare importanti contributi economici che possano consentire il proseguimento di alcune attività sul territorio. «Questa struttura - continua - ci permetterà anche di sfruttare al meglio le relazioni e le reti che sono andate a consolidarsi nel corso degli ultimi anni».
Ma perché proprio Settimo come riferimento e come partner per portare avanti alcune di queste progettualità?
«Innanzitutto perché ritengo che questa sia un’Amministrazione di livello. Si adotta un “vocabolario” moderno che contiene parole importanti quali comunità e compassione, questa intesa nel senso positivo del termine, di attenzione e di cura verso i bisogni della collettività. E’ una città che ha dimostrato più volte di essere particolarmente dinamica e anche se non è giusto fare paragoni, sono poche le amministrazioni capaci di intercettare queste necessità». «E poi, ancora, c’è una grande comunione di intenti. Il ruolo di un ente pubblico credo sia proprio quello di stare accanto alla sua comunità ed è anche attraverso queste collaborazioni e queste progettualità che si può, pur partendo “da porti diversi, arrivare verso un unico porto”, quello del sostegno alle tante realtà locali». «La pandemia ci ha tolto molto e l’aver inaugurato il centro di progettazione proprio in questo periodo ha certamente un valore simbolico. Bisogna ripartire e dobbiamo fare tesoro di tutto quello che abbiamo vissuto nel corso dell’ultimo anno. I punti di riferimento sono evidentemente cambiati, lo scenario non è lo stesso di due anni fa, ma lavorando insieme si può costruire un percorso tutto nuovo che non potrà che fare bene a tutti».
«Questa è una importante occasione - conclude la presidente Vizzari - per fare ancora di più e considerare questi progetti non tanto come un punto di arrivo quanto piuttosto come un vero e proprio punto di partenza per realizzare un percorso di condivisione di questi valori con tutta la nostra città».