Bilancio

Alla Nicoli di Settimo promosso a pieni voti il progetto della "Didattica per ambienti"

Spazi tematici, aule personalizzate e studenti più autonomi; e l'anno prossimo arrivano gli armadietti

Alla Nicoli di Settimo promosso a pieni voti il progetto della "Didattica per ambienti"
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È suonata lo scorso 6 giugno la campanella di fine anno e all’Istituto Comprensivo II “Nicoli” di Settimo Torinese è anche tempo di bilanci.

Alla Nicoli di Settimo promosso a pieni voti il progetto della "Didattica per ambienti"

Il primo anno di sperimentazione della DADA – Didattica per Ambienti di Apprendimento si chiude con una promozione a pieni voti. Una rivoluzione degli spazi scolastici che ha trasformato l’esperienza educativa di studenti e insegnanti.

Il principio è semplice: non sono più i docenti a spostarsi tra le classi, ma sono gli studenti a muoversi tra aule tematiche allestite in base alla disciplina. Un modello “all’americana” che ha preso forma grazie alla proposta degli insegnanti e alle richieste degli stessi ragazzi.

A raccontare il percorso sono le docenti Rosanna Castelluccio, Emanuela Ferraris e Mario Buttigliero:

«Abbiamo lavorato tanto per costruire nuovi percorsi, riorganizzare gli orari e ridisegnare gli spazi. Ogni aula è ora un ambiente personalizzato, familiare, gestito dal docente e riconoscibile dagli studenti».

Le aule parlano il linguaggio delle discipline: quella di arte è decorata con i disegni degli alunni, quella di italiano ospita librerie e cartine geografiche. Il movimento tra le aule responsabilizza gli studenti, che si sentono più autonomi e partecipi.

E proprio gli alunni sono tra i più entusiasti:

«Ci muoviamo di più e conosciamo meglio tutta la scuola» raccontano Eleonora e Beatrice, studentesse di terza media. Jacopo parla di un ambiente “più innovativo”, Alessandro e Tommaso lo definiscono “più inclusivo e piacevole”.

A settembre arrivano gli armadietti

Dal prossimo settembre arriveranno anche gli armadietti, per alleggerire lo zaino e lasciare parte del materiale in aula. «Alcuni sono già presenti – spiegano gli insegnanti – ma non sono ancora sufficienti. Anche se la vera forza della DADA non sono gli armadietti, ma ciò che costruiamo ogni giorno in classe».

La Nicoli ha fatto da apripista a Settimo per un modello didattico alternativo, che mette al centro l’autonomia, la responsabilità e il benessere degli studenti. E dopo il successo del primo anno, la direzione è tracciata: la scuola del futuro è già in cammino.