Batterie elettriche: l’idea di Ford per ridurre i consumi
Ecco la scoperta degli ingegneri dell’Ovale Blu
Aumentare l’autonomia delle batterie elettriche, ma facendo a meno delle colonnine di ricarica. Grazie a Ford si potrà fare. O almeno questa è la sua intenzione. Al punto da aver assegnato ai suoi ingegneri il compito di mettere a punto un sistema che consenta un risparmio dei consumi per i mezzi ad alimentazione elettrica.
Al momento, la soluzione sembra essere in una parola: riscaldamento. Come ben sappiamo, il sistema di climatizzazione installato sia sulle vetture che sui veicoli commerciali, pur garantendo un miglior comfort dell’abitacolo, ha le sue controindicazioni. Non appena entra in funzione, riduce le prestazioni del mezzo e ne aumenta i consumi. Sia di carburante che di energia.
A Detroit si sono così messi al lavoro per individuare una soluzione al problema. E l’hanno trovata in una serie di cuscini riscaldati sistemati in più zone dell’abitacolo: sedili, poggiatesta, braccioli, pannelli delle portiere, alette del parasole, piantone dello sterzo e tappetini. Chiamati a sostituire le classiche prese d’aria, si sono rivelati un’idea dai molteplici vantaggi. Perché hanno garantito il riscaldamento degli interni, ma soprattutto non hanno ridotto le prestazioni del veicolo e, fiore all’occhiello, hanno prolungato la durata delle batterie.
Tanto che al termine di un primo ciclo di test è emerso un risparmio del 13% di energia rispetto ai classici climatizzatori. Che, tradotto in autonomia della batteria, ne dovrebbe garantire un incremento di durata del 5%.
L’esperimento è stato condotto sul van per eccellenza di Ford: il Transit. Nella sua versione totalmente a batteria, cioè l’E-Transit, disponibile in tutta Italia dal 2022. Una scelta non casuale. I veicoli commerciali sono più sollecitati rispetto alle automobili alle alterazioni climatiche dell’abitacolo. Perché per la loro funzione sono maggiormente impegnati in operazioni di “carico e scarico” che, attraverso l’apertura e la chiusura delle portiere, provocano l’immissione di molta aria proveniente dall’esterno.
Rimane ora da capire l’attuabilità di questa soluzione. Alle prese con due scogli di non poco conto. Il primo è relativo ai costi. Alcuni veicoli della gamma hanno già sedili o volante riscaldato, ma non si è andati oltre proprio per ragioni economiche. Il secondo riguarda invece l’installazione di questo sistema sulle automobili che, rispetto ai veicoli commerciali, sono meno soggette a operazioni di apertura e chiusura.
Dal quartier generale dell’Ovale Blu fanno sapere che la ricerca non si arresta. Quindi attendiamoci sviluppi.
Intanto si registra la fiducia di Markus Espig, Propulsion Systems Engineering del Ford Research and Innovation Centre Europe. “Sappiamo tutti che se le porte o i finestrini vengono aperti quando fuori fa più freddo, la temperatura all’interno dell’abitacolo si abbassa. Questo è particolarmente vero per i furgoni per le consegne, perché i conducenti fermano di continuo e il calore fornito dall’aria condizionata si disperde più rapidamente, mentre le superfici rimangono calde. La riduzione del consumo energetico non solo migliora l’autonomia, ma riduce anche i costi e contribuisce a rendere più sostenibile il nostro modo di viaggiare”.
Infine, c’è da sottolineare la nuova concezione dell’automotive da parte di Ford, focalizzata in toto sulle zero emissioni al punto da coinvolgere anche la ricerca sui suoi mezzi.
E non si può fare a meno di notare come l’E-Transit sappia conquistarsi i riflettori anche come tester. Se volete conoscerlo meglio e credete possa fare al caso vostro, o della vostra attività, non esitate a contattare il team dei veicoli commerciali Authos oppure a fare un salto presso una delle loro sedi.