Scenari politici

Volpatto candidato Dem per le regionali? «Io adesso sono al servizio della Città»

L'assessore settimese allo sport e al lavoro dato tra i papabili per una nomina nella prossima lista dei candidati alle prossime votazioni 2024

Volpatto candidato Dem   per le regionali? «Io adesso sono al servizio della  Città»
Pubblicato:

Volpatto candidato Dem per le regionali? «Io adesso sono al servizio della Città»

Volpatto verso le regionali

Sarà la Festa del Pd torinese in piazza d’Armi, sarà il sempre più vicino appuntamento con le prossime elezioni regionali... Sta di fatto che il clima politico, non ancora infiammato a onor del vero, è sempre più caldo. Così anche sul nostro territorio si torna a parlare di nomi che potrebbero voler affrontare la «scalata» delle elezioni regionali. Tra tutti uno dei nomi che spicca da tempo è quello di Daniele Volpatto, attuale assessore al Lavoro e allo Sport per la Città di Settimo. Lo abbiamo incontrato nei giorni scorsi per fare il punto della situazione e per confermare - o smentire - le voci che continuano a susseguirsi tra gli addetti ai lavori.

L'intervista

Daniele Volpatto, che cos’ha intenzione di fare?
«Io in questo momento - spiega Volpatto - sono a disposizione della Città e della sindaca Elena Piastra».
E basta?
«Se il territorio e i segretari di circolo della nostra zona dovessero chiedermi la mia eventuale disponibilità io sarei disponibile anche a valutarla, ma adesso non siamo ancora in queste condizioni. Ora sono impegnato a portare avanti i progetti che come Giunta e come assessorato abbiamo in programma per la Città di Settimo».
Eppure, a una manciata di chilometri di distanza dal cuore del «potere» del governo settimese si sta svolgendo la festa del Pd torinese che, appena qualche giorno fa ha ospitato anche la segretaria Dem Elly Schlein che lo stesso Volpatto ha sostenuto strenuamente nell’ottima di un cambiamento del partito.
Lei, Volpatto, ha da subito deciso di sostenere Schlein, ora che si avvicinano le elezioni regionali, in teoria, potrebbe anche spingersi verso una candidatura... E’ vero quel che si vocifera in giro per la Città?
«Penso che nella vita si debba essere realisti, e per esserlo bisogna capire quali forze il proprio nome possa essere in grado di riunire e poi “tirare una riga”. Io qui a Settimo ho iniziato un lavoro che sto continuando con estrema convinzione e altrettanto impegno e posso dire che sono a disposizione di tutti se si vorrà continuare lungo questo percorso che abbiamo intrapreso ormai più di quattro anni fa».
Ma il suo nome potrebbe escluderne altri?
«No, non è che parliamo che se non è Volpatto non è nessuno. E’ un discorso più ampio e che riguarda tutto il territorio».
In che senso?
«Questo territorio deve avere la capacità di esprimere dei rappresentanti: tanto in Città Metropolitana quanto a Roma in Parlamento. Così come è stato spiegato per tanti anni, anche tra le nostre fila, quando ci raccontavano che era importante avere dei rappresentanti in Consiglio Comunale a Torino e in Città Metropolitana».

Ma come può essere possibile tutto questo?
«A me spiacerebbe se ancora una volta ci trovassimo di fronte a un mero discorso di “correnti” e di scie da seguire, questa è una logica che dobbiamo impegnarci tutti quanti, indistintamente a combattere per il bene del nostro partito».
Ma come si combattono queste famose “correnti” che da anni sembrano affliggere il Pd?
«Questo territorio deve avere la forza - e forse anche la voglia, ndr - di superare certe logiche. Dobbiamo lavorare su una scala più larga. Coinvolgendo anche il chivassese, altrimenti ci ritroviamo a combattere di nuovo l’ennesima guerra di correnti che non fa bene a nessuno, tantomeno al partito».
E quindi?
«Facciamo una rosa di nomi, mettiamoli sul piatto della partita, lavoriamo sul concetto che veramente occorra dare rappresentanza al nostro territorio. E’ qui che io mi sento pronto a “sfidare” il nostro territorio. Non si deve partire dal sottoscritto, io nel caso di una proposta potrei anche decidere di no, ma almeno come territorio potremmo essere pronti, così facendo, a lavorare insieme e per porre le basi per lavorare insieme».
In un’ottica quindi che sia territoriale e il più ampia possibile?
«Assolutamente sì. Io da quando sono assessore allo sport e al lavoro per la Città di Settimo sto cercando di lavorare proprio in questi termini. La collaborazione con gli altri comuni del nostro territorio è fondamentale. Pensiamo, per esempio, alla messa in condivisione degli impianti sportivi sul nostro territorio... Ormai non è più il tempo di pensare al proprio campanile, i tempi sono cambiati e sono cambiati in modo netto, anche il nostro partito deve adeguarsi a questi nuovi termini di ragionamento e di discussione».
Ma il Pd in che cosa dovrebbe rimediare?
«Dovrebbe riprendere il contatto con la realtà. Il fatto che con l’ultimo congresso ci sia stato un risultato così contrastante tra la prima e la seconda tornata di votazioni deve far riflettere. Un risultato che denota che probabilmente la classe dirigente del Partito Democratico non è più “collegata” con le persone e con gli elettori».
Si può fare un collegamento con l’astensionismo?
«Secondo me sì, è la stessa logica per cui le persone non vanno più a votare. Sono svogliate, ma soprattutto perché non si sentono più rappresentate. Il Partito Democratico ha il dovere di riprendere il contatto con la realtà e riprendere il contatto con la politica territoriale».
Territorialità: lei ne parla spesso e c’è anche una chiara azione in termini di comunicazione e collaborazione tra comuni da parte sua...
«Il valore dell’Unione Net non può essere trascurato in alcun modo e non può riguardare soltanto la centrale di committenza degli appalti. Dobbiamo raccontare quello che facciamo quotidianamente e sfruttare ogni possibilità. Valorizziamo, insieme, tutte le opportunità che il nostro territorio offre a decine di migliaia di cittadini. C’è qualcosa che sia più di sinistra in tutto questo? Secondo me no, ed è per questo che dobbiamo spingere il più possibile in questi termini, tornando a sottolineare che il Partito Democratico si occupa dei problemi reali dei cittadini e che è in grado di trovare le adeguate soluzioni».
Ma quindi lei è pronto a candidarsi o no?
«Sono qui, ho la mia esperienza da mettere a disposizione, ma come ho sottolineato prima io sono a disposizione della sindaca Elena Piastra e del progetto che abbiamo intrapreso con questa legislatura».

Seguici sui nostri canali