Sulla tangenziale si litiga da 35 anni
Ambientalisti sempre sulle barriate con la sindaca Piastra sulla realizzazione della nuova strada.

Sulla tangenziale di Settimo si litiga ormai da... 35 anni.
Sulla tangenziale si litiga da 35 anni
Da una parte, la spedizione tardiva della comunicazione. Dall’altra, il «mancato rispetto delle regole». Per questi motivi, spiegati in un lungo comunicato stampa, Legambiente non ha partecipato alla Commissione ambiente a cui era stata invitata dall’Amministrazione.
Infatti, la presentazione della variante parziale doveva essere l'occasione anche per discutere la petizione, di cui l’associazione si è fatta portavoce, contro la realizzazione della tangenziale interna (progetto che prevede la realizzazione di una strada partendo dalla rotonda del cimitero fino allo svincolo della S.s 11 di via Castiglione passando per le vie Lombardia, Pasolini, Ariosto e Po).
L'attacco
«In relazione all’invito pervenutoci via e-mail il 30 maggio scorso, siamo a comunicare che, visto il brevissimo tempo di preavviso, il signor Ronchetti (già Presidente) causa impegni pregressi, non potrà essere presente alla riunione», ha annunciato Legambiente in una nota in cui mette in evidenza il poco preavviso.
«Inoltre rileviamo che, non essendoci fatta pervenire, con congruo anticipo, adeguata documentazione sulla variante non ci sarebbe stato possibile poter portare adeguatamente il nostro contributo (qual’ora richiesto) – prosegue il comunicato -.
Ci preme rilevare che in genere alle Commissioni consiliari, pur essendo pubbliche, hanno diritto di intervento solo i commissari. Ci chiediamo in quale veste Ronchetti sia stato invitato». Rispetto alla petizione, «nonostante uno scambio a mezzo stampa con l’Amministrazione, si attende ancora una formale risposta scritta». Motivo per cui Legambiente denuncia «il mancato rispetto delle regole».
Quei 30 giorni...
Gli ambientalisti citano l'articolo 6 del Regolamento comunale per l'associazionismo che prevede una risposta della Commissione consiliare entro 30 giorni dalla presentazione della petizione. Stesso arco temporale a disposizione del sindaco, come disciplina l'articolo 7.
«Possiamo affermare che nessuna delle procedure previste siano state rispettate; riteniamo oltremodo scorretto convocare il rappresentante di una delle associazioni proponenti la petizione, in netta violazione del regolamento competente, forse nel tentativo di dividere l’ampio fronte ambientalista che ha proposto e appoggiato le richieste contenute nella petizione – aggiunge Legambiente -. Non si ritiene, inoltre, corretto il comportamento dell'attuale Amministrazione che, in reiterata violazione delle norme contenute nel regolamento comunale, da oltre un anno non ha ancora dato una qualsivoglia risposta scritta in merito all’incontro tenutosi il 5.12.2024 ed alle successive considerazioni».
La replica della sindaca
La replica arriva dalla stessa sindaca Elena Piastra nel corso della Commissione in cui è stato annunciato che verrà calendarizzato un nuovo incontro con l’associazione verso fine giugno. «Quando nel rapporto tra le istituzioni e vari riferimenti nazionali, come Legambiente, ci sono incomprensioni dispiace sempre. Ho incontrato Legambiente il 5 dicembre e ho spiegato che questa è una prima variante puntuale, correttiva di singoli aspetti non decisivi rispetto al disegno della città – spiega -. Nella prossima variante parziale, che richiederà un altro anno e mezzo di lavoro, inseriremo ragionamenti più innovativi. E non c'è nessuna opposizione da parte mia a ragionare sulla famosa strada prevista da “soli” 35 anni sul nostro territorio».