A San Mauro

Serviranno 60 mila euro per riaprire la piscina

La sindaca Guazzora: " L'edificio è sì ammalorato. Ma gli interventi necessari alla ripartenza sono circoscritti".

Serviranno 60 mila euro per riaprire la piscina
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Serviranno 60 mila euro per riaprire la piscina.

Piscina piazza Gramsci

Sono stati stimati tra i 40 e i 60 mila euro di lavori per far ripartire la piscina di piazza Gramsci. Una cifra consistente ma che permetterà alla struttura di ripartire nel più breve tempo possibile, sostiene la sindaca Giulia Guazzora.

Verso l'avviso di interesse pubblico

Dopo un lungo periodo di consultazioni tra Amministrazione comunale ed Enel X, ente con il quale il comune spartisce il Project anche sulla piscina, la Giunta è ora pronta a licenziare un avviso di interesse pubblico per chiamare ufficialmente a raccolta tutti coloro che si era detti interessati a far ripartire la struttura. E poi a bandire un primo affidamento, di breve durata e che includa i lavori per la ripartenza.
«Già da questa settimana dovremmo riuscire a emmettere l’avviso, e in base alle domande che perverranno procederemo a un affidamento di uno o due anni, utile a far ripartire la struttura e tornare a metterla in disponibilità della cittadinanza», entra nel dettaglio la prima cittadina, che ha ricevuto i referenti di Enel lo scorso mercoledì 15 dicembre.

L'affidamento

«Senza dubbio questo affidamento dovrà tenere conto dell’onere dei lavori da eseguire. E quindi stiamo valutando se in quale misura fare uno sconto sul canone di gestione. Oppure se compartecipare alle spese».
L’edificio, prosegue Guazzora, è sì ammalorato. Ma gli interventi necessari alla ripartenza sono circoscritti. «Sicuramente ci si dovrà concentrare sulle vasche e sulla pompa di calore, mentre l’ammodernamento degli spogliatoi ed il rifacimento delle docce potranno forse essere eseguiti in un secondo momento. Questo primo intervento, ripeto, servirà a riaprire la struttura, molto richiesta dai cittadini. Ma molte altre manutenzioni potranno essere eseguite in divenire o nel futuro».
Solo in una fase successiva, conclude ancora, si penserà poi ad un affidamento di più lunga durata. «Probabilmente lungo un quindicennio».

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