Venaria Reale

«Ri-Abitare»: si studia il futuro delle ex caserme e dell’ex cinema

Il sindaco Giulivi: "Dopo un anno dedicato alle manutenzioni, ora diamo una accelerata alla riqualificazione"

«Ri-Abitare»: si studia il futuro delle ex caserme e dell’ex cinema
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«Ri-Abitare»: si studia il futuro delle ex caserme e dell’ex cinema.

«Ri-Abitare»

Ex caserme Beleno e Gamerra, Corte Pagliere, Condominio Esedra, Infermeria Quadrupedi, ex caserma dei Carabinieri, ex cinema Dante, ex ospedale.
Sono queste le realtà oggetto dello studio di fattibilità «Ri-Abitare» per la rigenerazione urbana di Venaria fortemente voluto dall’amministrazione comunale assieme alla Fondazione Fitzcarraldo e di Sinloc (Sistema iniziative locali) nell’ambito del bando «Prospettive Urbane», promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

Lo studio di fattibilità

L’obiettivo dello studio di fattibilità è plurimo e spazia dalla valorizzazione alla cura e alla riqualificazione del tessuto urbano oltre ad attivare un ampio partenariato cittadino e risorse provenienti da diverse fonti di finanziamento.

Riqualificazioni

«Dopo un anno dedicato alle manutenzioni, ora diamo una accelerata alla riqualificazione. Abbiamo una visione di città e ora, anche con il Pnrr, andremo a ridisegnare il nostro territorio. Una Venaria sostenibile, anche a livello di mobilità. Una città inclusiva, che sappia ascoltare le istanze e le esigenze della popolazione. Una città anche a vocazione scolastica e universitaria. Ma per fare questo dobbiamo ripensare al contesto urbano, culturale, turistico, commerciale. Ora è il tempo di valorizzare Venaria», commenta il sindaco Fabio Giulivi.
«Fin dal nostro insediamento ci eravamo posti la domanda: come riqualificare le zone di abbandono di questa città? Sono davvero troppe le strutture vuote nel centro di Venaria, a ridosso della Reggia. Non un ottimo biglietto da visita», fanno sponda gli assessori Marta Santolin e Giuseppe Di Bella.
«Dopo Torino e Genova, Venaria è l’unica amministrazione sinergica. La rigenerazione urbana per noi rappresenta una dimensione chiave per favorire i processi di inclusione sociale, promuovendo progetti che rappresentano un’opportunità di trasformazione del territorio secondo principi di sostenibilità sociale, ambientale ed economica», dichiara Alberto Anfossi, segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.

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