Gassino

Nuova scuola, serviranno due milioni di euro in più

Il sovrapprezzo verrà coperto interamente da avanzo di amministrazione.

Nuova scuola, serviranno due milioni di euro in più
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Nuova scuola, serviranno due milioni di euro in più

Nuova scuola

La nuova scuola si farà, ma costerà 2 milioni di euro in più. E’ questo l’aumento di prezzo dell’opera che l’Amministrazione ha stimato sulla base dei primi aggiornamenti ai preziari regionali. Il Piemonte non ha ancora definito il proprio. C’è tempo fino a fine mese per adeguarlo ai rincari dei materiali edili.

Costi ricalcolati

Quindi Gassino ha ricalcolato il costo per la realizzazione del nuovo polo scolastico basandosi su quelli delle regioni limitrofe, stimando un rincaro di 2 milioni e 70 mila euro in più che, sommato agli oltre 5 milioni precedentemente previsti per la costruzione della struttura, fanno schizzare il prezzo della nuova scuola a 7 milioni e 300 mila euro.
Il sovrapprezzo verrà coperto interamente da avanzo di amministrazione, una manovra di bilancio approvata dall’ultimo Consiglio comunale ma per la quale l’Amministrazione intende chiedere sostegno allo Stato attraverso il Ddl Aiuti ed il Fondo partecipazione opere indeferibili. Come spiegato dall’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Morelli, infatti, «Non c’è nessuna intenzione di fermarsi o di accantonare questo disegno. Non abbiamo iniziato questa progettazione per gioco ma per necessità. L’alternativa infatti sarebbe stata mettere mano alle scuole esistenti sostenendo costi altrettanto importanti. Adesso procederemo con la progettazione esecutiva e poi il bando di gara entro fine anno».

Le opinioni

L’operazione finanziaria ha trovato il consenso del capogruppo M5s Alessandro Lorenzon. «Sono contento che il nostro Comune sia riuscito facilmente a superare un ostacolo importante grazie all’impiego dell’avanzo di amministrazione – ha affermato dal proprio scranno –. Concedetemi però una battuta: “Bene ma non benissimo”. Non è positivo avere simili avanzi accantonati. Il compito di un’Amministrazione dovrebbe essere quello di scaricare a terra e impiegare a favore della cittadinanza tutte le risorse possibili».
Toni più polemici invece da parte di Elena Chinaglia, che dal pubblico di sala Falcone e Borsellino contesta «Che scelta lungimirante usare tutto un avanzo di amministrazione per questo progetto, il quale, di lungimirante non ha nulla!». Non è andato per il sottile neppure il capogruppo della Lega Attilio Contran, il quale ha innescato un dibattito sulla futura viabilità a servizio del cantiere e del plesso. «Continuo a chiedere che mi venga spiegato da dove passeranno i bilici carichi di materiali, ma senza mai ottenere risposta. Via Regione Fiore è strettissima, intendete forse farli accedere da lì buttando giù le case?» ha chiesto preoccupato in Consiglio comunale. Una domanda che ha punto nel vivo l’Amministrazione targata DialoGassino, particolarmente affezionata al progetto della nuova scuola e sul quale, specie con l’impiego dell’avanzo a copertura dei maggiori costi, ha tentato l’«all in». «Se non le abbiamo risposto è perché la viabilità di cantiere viene definita con la progettazione esecutiva, che ancora non abbiamo. Ma in estrema sintesi si passerà da via Po» la replica piccata del consigliere di maggioranza Matteo Aguzzi, seguito a ruota dal capogruppo Giulio Martin. «Noi non siamo qui per dare credito alle voci che girano rispetto alla viabilità di cantiere. In questo Consiglio abbiamo affrontato un movimento finanziario che ci permetterà di procedere col progetto. La viabilità è qualcosa di cui si occuperà il progettista». «Mi spiace che la mia pacata richiesta di chiarimenti sollevi un muro di scudi. Questa è l’ennesima dimostrazione che, come già detto, l’Amministrazione fa muro di gomma ad ogni parola della minoranza».

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