L'intervento dell'onorevole

«Maggiore attenzione ai sintomi di disagio psichico. Promuoviamo un’iniziativa in memoria di Rachele»

La riflessione della deputata Jessica Costanzo sulla tragedia di Castiglione

«Maggiore attenzione ai sintomi di disagio psichico. Promuoviamo un’iniziativa in memoria di Rachele»
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Quando un piccolo comune è scosso da un tragico evento di cronaca che - per le sue caratteristiche e per le dinamiche cruente - si trova a occupare spazio anche sui media nazionali, è ancora più forte il sentimento di smarrimento e di vuoto.
Una piccola comunità come quella castiglionese ha avvertito il peso di questa vicenda e si è dovuta interrogare sulle cause della tragedia. Anche io, personalmente, ho avvertito forte il senso di smarrimento e la necessità di pormi delle domande.
Secondo il Rapporto Eures-Ansa 2009 sull’omicidio volontario in Italia, il 90% degli omicidi-suicidi
avviene tra le mura domestiche. Cosa accade in queste persone per arrivare ad uccidere il proprio figlio, nipote, moglie, marito? Si vive costantemente il senso di disperazione in cui nulla ha più rilevanza, la vita viene vista come la causa di tanta sofferenza e l’unica soluzione possibile è togliere la vita a chi sta loro accanto e che come loro sta
soffrendo e togliere la vita a sé stessi. L’omicidio, il suicidio o il tentativo di essi sono dei veri e propri agiti in cui viene anche a mancare il contatto con la realtà.
In questi casi è utile che sia coloro che vivono accanto alla persona sia le istituzioni competenti dimostrino la dovuta sensibilità ai sintomi - quali: costanti pensieri negativi e di morte, sensi di colpa eccessivi, isolamento sociale, perdita di interessi e piaceri, disturbi del sonno - in modo da costruire un intervento appropriato.
L’altro piano, che si intreccia con il precedente, riguarda la capacità delle strutture pubbliche e dei servizi sociali - e dunque dello Stato - di essere vicini a chi soffre di problemi psichici o di forme depressive. La cronaca degli ultimi tempi è costellata di questi casi come la tragedia dell'uccisione dei due fratellini di Ardea e del pensionato che passando aveva tentato di difenderli ad opera di uno squilibrato. Circa i motivi di tali comportamenti le statistiche ci riferiscono di forme depressive e/o disturbi di personalità.
Evidentemente - nei piccoli comuni come nelle realtà cittadine più grandi - a un certo punto queste persone vengono abbandonate. Qualcosa nella catene del sostegno si inceppa. E se la solitudine, i disturbi della personalità si intrecciano alla detenzione di armi da fuoco, il mix diviene letale e non gestibile dai parenti.
Nel caso di Castiglione, da cittadina e da donna, desidero infine approfittare di questo spazio per promuovere in collaborazione con l’Amministrazione comunale un’iniziativa in memoria di Rachele, una donna di 71 anni che ha trovato la morte tra le mura domestiche e per mano del proprio compagno di vita.
Aspetti che aggiungono un elemento ulteriore, quello della violenza di genere, alla nostra riflessione. Per sensibilizzare l’opinione pubblica castiglionese credo sarebbe importantissimo dedicare a Rachele un simbolo, una panchina rossa o un’altra installazione, da intendere come omaggio e atto di riconoscenza verso ogni donna e ogni mamma che ha perso la vita.

Jessica Costanzo

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