L'intervista

Lavoratori sfruttati, Costanzo: “Servono norme adeguate ma manca la volontà politica”

La deputata torinese ci aggiorna sul caso della cooperativa TSL che fornisce personale a Mondo Convenienza e spiega come si dovrebbe affrontare il problema per difendere tutti i lavoratori.

Lavoratori sfruttati, Costanzo: “Servono norme adeguate ma manca la volontà politica”
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Nonostante sia stata appena celebrata la Festa dei lavoratori, sono ancora tanti i lavoratori sfruttati e sottoposti a condizioni di lavoro non dignitose. Un recente esempio ha interessato proprio Settimo Torinese, per la denuncia di alcuni dipendenti della cooperativa TSL che prestano servizio per Mondo Convenienza.

Lavoratori sfruttati, intervista alla deputata Jessica Costanzo

Sulla questione ci ha aggiornato la deputata torinese Jessica Costanzo:

“Il Ministero del Lavoro ha risposto alla mia interrogazione sulle condizioni di lavoro denunciate da facchini e falegnami dipendenti della cooperativa TSL di Settimo Torinese, che installa mobili per conto di Mondo Convenienza. Stiamo parlando di una storia terribile di sfruttamento, purtroppo non isolata se solleviamo il velo di omertà con cui da sempre viene protetto il mondo delle cooperative”.

Come si sta evolvendo il caso?

“Grazie a un’inchiesta di FanPage, siamo venuti a conoscenza della vita massacrante che sono stati costretti a sopportare per anni diversi lavoratori, prima di avere il coraggio di denunciare per sfruttamento la cooperativa. Sui fatti denunciati – turni massacranti, mai meno di dieci ore al giorno di lavoro, spesso senza neppure la possibilità di fare pranzo e senza ferie e permessi – la procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta. Il Ministero, nella sua risposta, mi ha riferito che l’Ispettorato del Lavoro ha già avviato accertamenti ispettivi e che sono già state calendarizzate per maggio le convocazioni dei lavoratori coinvolti”.

Questo non è purtroppo un caso isolato…

“Nei confronti di Mondo Convenienza risultano già diversi accertamenti ispettivi negli anni scorsi, anche riguardanti denunce alla stessa cooperativa. In tema di controlli in materia di appalto, distacco o somministrazione illecita, l’Ispettorato ha riscontrato nel 2020 ben 12.714 posizioni lavorative irregolari, mentre solo in Piemonte i lavoratori interessati sono stati 1.565. Il paradosso è che proprio la TSL Service risulta iscritta all’UNICOOP, associazione che dovrebbe tutelare il movimento cooperativo e a cui è affidata la vigilanza periodica”.

Che cosa bisogna fare per contrastare queste situazioni?

“Questa contraddizione evidente, unita ai numeri che ci ha fornito il Ministero, rende ancor più lampante la necessità di un intervento normativo serio e organico sul fenomeno delle “cooperative spurie” e sull’uso distorto di contratti collettivi nazionali, oltre che sugli appalti e la somministrazione di mera manodopera a basso costo. La mia proposta di legge, che offre una serie di soluzioni innovative proprio per impedire il ripetersi all’infinito di casi come quello di Mondo Convenienza – e che è stata scritta con i maggiori giuslavoristi in materia – è purtroppo parcheggiata nei cassetti della Commissione Lavoro. Non solo: dopo aver superato alcuni step preliminari, la data d’inizio della discussione vera e propria viene rimandata ininterrottamente da mesi”.

Come si spiega questa inerzia da parte della politica?

“In pratica, sta avvenendo esattamente quel che Fedez ha denunciato al concerto del Primo maggio con il ddl Zan: cavilli, scuse e pretesti formali per non decidere quando tutte le istituzioni preposte, dal Ministero ai singoli parlamentari, sono perfettamente a conoscenza della situazione. La verità è che se lo sfruttamento continua indisturbato in Piemonte e in Italia è perché manca la volontà di affrontare il tema una volta per tutte. E, mi viene da aggiungere, perché evidentemente il tema dei lavoratori sottopagati, degli stipendi da 3-4 euro l’ora, bucano molto meno lo schermo”.

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