La collina è d’accordo: si riparta presto dalla sinergia tra i Comuni per potere anche ripensare e riorganizzare i servizi
Servono interventi importanti anche per la zona a nord di Torino.
La collina è d’accordo: si riparta presto dalla sinergia tra i Comuni per potere anche ripensare e riorganizzare i servizi
Mobilità in collina
«Il nodo della mobilità nella collina, da San Mauro fino a Chivasso, è una questione non più derogabile né prorogabile». Dalla platea dell’incontro sui trasporti tenutosi la scorsa settimana al parco De Gasperi di Settimo il vicesindaco di Castiglione Manlio Giaretto ha lanciato un messaggio forte e chiaro: urgono interventi immediati sulla mobilità e viabilità della collina a nord di Torino, fanalino di coda negli ultimi anni (ma non solo) degli investimenti e delle infrastrutture sui trasporti.
I progetti
La richiesta, rivolta agli esponenti politici e ai tecnici, è di portare avanti in parallelo tre progetti: la fermata ferroviaria aggiuntiva a Brandizzo, la gronda est e l’attestazione a Pescarito della Metro 2. Tre temi su cui per la prima volta si trovano d’accordo e allineati tutti i sindaci del territorio, da Settimo fino a San Raffaele. Tant’è che Giaretto ha parlato anche in vece dei colleghi della collina assenti. «I temi chiave – ha sottolineato – sono la sinergia tra Comuni per fare massa critica, e l’interconnessione tra le varie forme di mobilità come priorità inderogabile del territorio. Riteniamo che creare regolari tavoli di concertazione con rappresentanti istituzionali a vari livelli sia cosa utile e importante perché il territorio e la comunità che lo abita hanno forte bisogno di nuove, migliori e sostenibili infrastrutture di mobilità. Ma chiediamo anche fatti, e quindi che vengano definiti progetti concreti per il prolungamento logico e necessario della linea Metro 2 fino a Pescarito, per il potenziamento dell’intermodalità gomma-ferro con la realizzazione della fermata Sfm2 di Brandizzo e infine per la realizzazione della gronda est, utile a ridurre il traffico pesante sulle provinciali 590 e 122 e a permettare di liberare le strade della collina, tra cui via Caudana, del passaggio di bilici in Città».
Proprio in questo senso, annunciano infine gli amministratori, dopo la pausa estiva dovrebbe nascere finalmente un nuovo tavolo permanente, al quale dovrebbero sedere Regione, Città Metropolitana, tecnici e sindaci. Un punto di confronto per iniziare a discutere e disegnare insieme una nuova progettazione della tangenziale est, come avevano richiesto proprio i sindaci della collina in una lettera.
Queste proposte ed iniziative, infatti, forse per la prima volta nella storia raccolgono il consenso di tutte le Amministrazioni dell’area est di Torino, in rappresentanza di circa 250 mila cittadini. Tra loro anche il sindaco di Gassino Paolo Cugini. «E’ importante che le istituzioni inizino a prestare attenzione a chi ha meno possibilità di accesso al traporto pubblico, cioè i comuni della collina – è intervenuto a margine dell’incontro –. Quel che più serve è un ripensamento ed una riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico in generale, un’opportunità oggi tecnicamente possibile grazie ai fondi europei. Rispetto al trasporto su gomma, che non più tardi di questo fine settimana è rincarato per le zone extraurbane, servono poi investimenti per coprire le zone meno fornite e collegarle a servizi essenziali come la scuola o gli ospedali».
Il commento del Cctt
Ad assistere come uditori al dibattito al De Gasperi anche alcuni esponenti di Gassino Domani e del Cctt, il comitato di cittadini per la tutela del territorio nato per favorire il dibattito costruttivo sulla mobilità sostenibile e insieme la tutela del patrimonio naturale della collina. organo quest’ultimo che crede fortemente nel progetto presentato da Fietta. «Una delle nostre priorità deve essere ridurre l’inquinamento, abbassando i livelli delle emissioni. La priorità sul trasporto pubblico deve essere cercata attraverso dei parametri, che sono il massimo risultato ambientale, col più basso investimento» il parere del presidente del Cctt Giuseppe Tremoloso.