Il Pd non ha bisogno di lezioni da nessuno: così la segretaria Barbero in un’intervista a 360 gradi in cui fa il punto della situazione politica non solo all’interno della casa «dem», dopo l’ultimo Consiglio comunale a San Mauro.
Il Pd non ha bisogno di lezioni
Un intervento necessario, il suo, alla luce anche dei commenti seguiti proprio all’ultima riunione consiliare con il Partito Democratico «coinvolto» su più fronti.
Anna Maria Barbero, come replicate alla capogruppo di Fratelli d’Italia Paola Antonetto che ha definito il Pd succube delle decisioni della lista Guazzora?
«Non abbiamo bisogno che nessuno ci venga ad insegnare come comportarsi, sia a livello sanmaurese che metropolitano. Il nostro segretario della Città Metropolitana Mazzù è aggiornato dal partito democratico su che cosa accade e le decisioni vengono condivise, se necessario. Partendo dal presupposto che i circoli hanno la loro autonomia, ma se c’è bisogno del confronto con Torino lo si fa tranquillamente».
Qualcuno in queste settimane ha detto che, anche a causa del Pd, la maggioranza è ormai spaccata. Come stanno le cose?
«Il Pd ha diverse anime, il confronto è sempre auspicabile, la maggioranza non si è spaccata. Sulla questione dell’astensione in Giunta del vice sindaco, Olivero ha fatto la minoranza, ha chiesto dei chiarimenti. Rastelli ha spiegato le sue motivazioni, come le ha spiegate dentro il partito. Anche i consiglieri che si sono astenuti sulla Cer, e non hanno votato contro, il voto contrario avrebbe avuto altro significato, hanno spiegato il motivo. Non è stata una divergenza politica ma di metodo. In un partito che è democratico ci sono persone che possono non condividere certi passaggi, di sicuro però, quando si dovranno prendere provvedimenti fondamentali, l’appoggio del partito non mancherà. Su una questione come la Cer ci può stare che ci possano essere posizioni differenti».
Il Pd e la maggioranza
Quale è il ruolo del Partito Democratico all’interno della maggioranza?
«Il Pd continua ad essere una colonna portante, non si sta liquefacendo come la neve al sole, come qualcuno sta dicendo in giro. Le scelte fatte sia sul nuovo assessore sono state condivise ed auspicate dal partito per poter ricostruire un dialogo con Impegno per San Mauro. Abbiamo ritenuto strategico il recupero di un confronto con Impegno per ricomporre la coalizione come si è presentata nel 2021. Questo era uno dei nostri obiettivi, che abbiamo raggiunto. Con l’ingresso in Giunta di Parola non abbiamo rinunciato noi ad un assessore. Al Pd ne spettano due, la presidenza del Consiglio, e il vice sindaco».
Quali i risultati ottenuti dal Partito?
«Il Pd può rivendicare il riassetto della Giunta. Abbiamo ottenuto un maggior coordinamento tra Esecutivo e maggioranza, con la presidente del Consiglio che viene invitata alla riunioni di Giunta perché riteniamo che tale presenza rappresenti una possibilità concreta di migliorare il coordinamento tra la parte esecutiva e le forze di maggioranza.
Altro tema, il rientro effettivo di un consigliere effettivo di Impegno rientrasse in Consiglio. Non abbiamo mai smesso come Pd di dialogare con la lista di Dallolio».
Il piano regolatore
Piano regolatore, come stanno le cose?
«Abbiamo ricevuto da pochi giorni un documento analizzato come Focus, segreteria e gruppo consiliare. Abbiamo fatto le nostre osservazioni, che porteremo all’attenzione del resto della maggioranza e poi passeremo in direttivo, per vedere se gli accordi raggiunti potranno essere ratificati. Sono positiva, il Piano regolatore è un impegno serio che ci siamo presi con tutta la maggioranza, come da programma elettorale, ma vista la sua importanza, non vogliamo fare passi inadeguati, occorre leggere i documenti con attenzione. La vita di un partito è fatta da passaggi istituzionale necessari. Perché è vero che voterà soltanto il gruppo consiliare, ma tutto il Partito poi nel territorio ci mette la faccia, deve dare risposte adeguate. Abbiamo sempre fatto in modo che tutto il circolo fosse aggiornato su quello che succedeva, anche se il direttivo ha dato mandato al Focus di lavorarci. Tutte le riunioni ultimamente vengono svolte con il gruppo consiliare e la segreteria».
Come sono i rapporti con la Lista Guazzora?
«I rapporti con la Lista Guazzora sono quelli che devono esserci all’interno di una coalizione. E’ giusto confrontarsi anche su cose che non si condividono, per trovare delle soluzioni. Questo sta avvenendo anche per quanto riguarda il Piano regolatore. Sul cimitero, l’ultima delibera che è stata ritirata, capiamo l’urgenza degli uffici di dover sistemare i regolamenti, ma dall’altra parte c’è l’esigenza che i consiglieri capiscano appieno ciò che si andrà a votare in Consiglio. Per questo è stato condiviso con la maggioranza di ritirare il punto e spostarlo».
Guardiamo verso il 2027 e le prossime comunali. Sempre convinti sul Guazzora bis?
«Ad oggi il Guazzora bis non è in discussione. Come ha detto la segretaria nazionale, il Partito Democratico deve essere l’asse portante della coalizione di Centrosinistra, ma bisogna anche guardare alle liste civiche, con la partecipazione della cittadinanza attiva, che devono essere una risorsa anche nell’ottica di riavvicinare i cittadini alla politica, con l’obiettivo di dare un contributo per migliorare la città».
Una battuta anche per replicare all’ex assessore Reymondet, che dopo l’ultimo Consiglio ha detto che in Giunta il peso dem è sempre minore?
«A lui non posso che augurare un buon lavoro nel suo ruolo attuale di consigliere di minoranza a Castiglione Torinese».
Infine, uno sguardo al prossimo congresso, che dovrebbe svolgersi nella primavera del 2026…
«Il mio auspicio è che possa aumentare la presenza e la partecipazione dei giovani, che sono una risorsa importante per il futuro. Nel frattempo non posso che invitare tutti alla bicchierata di auguri che faremo giovedì 19 dicembre in sala Ilaria Alpi».
Alessandro Bocchi