Castiglione

Il Comune decide di non «stralciare» la quota di interessi delle cartelle esattoriali sotto i mille euro dal 2000 al 2015

La posizione dell'Amministrazione espressa in Consiglio

Il Comune decide di  non «stralciare» la quota di interessi  delle cartelle esattoriali sotto i mille euro dal 2000 al 2015
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Il Comune decide di non «stralciare» la quota di interessi delle cartelle esattoriali sotto i mille euro dal 2000 al 2015

No  allo stralcio

Il Consiglio comunale di Castiglione ha detto «no» allo stralcio delle quote relative agli interessi delle cartelle esattoriali inferiori a mille euro emesse dal 2000 al 2015 e non ancora «saldate».

Il Consiglio

La questione è stata presa in esame durante la riunione consiliare che si è svolta lo scorso giovedì, 26 gennaio. La maggioranza si è espressa compatta a sostegno del provvedimento. «La decisione si basa soprattutto su una questione di principio, sancita dalla nostra Costituzione ha sottolineato durante il suo intervento il primo cittadino castiglionese Loris Lovera -, la quale agli articoli 2 e 53 stabilisce che ogni cittadino è chiamato a contribuire alle spese pubbliche a favore della comunità, secondo principi di solidarietà».

Il provvedimento

La legge di bilancio 2023 chiama i Consigli comunali ad esprimersi sul mantenimento della sola quota di interessi delle cartelle sotto i 1000 euro emesse dal 2000 al 2015: non entrano in discussione la quota capitale e la quota sanzionatoria e nemmeno è preclusa la possibilità per i cittadini di usufruire delle misure previste dal cosiddetto «decreto rottamazione quater».
«Abbiamo ritenuto - sottolineano ancora dal Comune - che occorresse dare un messaggio importante: chi più tarda a pagare non ha maggiori vantaggi, anzi, se un debitore tarda a pagare, oltre alla giusta sanzione per il suo comportamento antidemocratico dovrà sostenere anche i maggiori costi legati agli interessi, così come accade per la maggior parte degli enti creditori. Moltissimi Comuni hanno deliberato nel medesimo senso, e non riteniamo che ciò possa o debba essere letto come un messaggio contro il Governo, il quale, come non spesso è capitato, ha coinvolto su queste decisioni gli enti creditori, senza far cadere dall’alto una misura senza condivisione».
Entrando nello specifico, la somma complessiva delle cartelle esattoriali sotto i mille euro emesse dal 2000 al 2015, ammonta a quasi 60mila euro, quella per gli interessi non più del trenta per cento.
Non si tratta di somme che vanno ad avere delle ripercussioni sui bilanci precedenti in quanto, proprio fino al 2015, gli esercizi finanziari erano stilati solamente tenendo conto di quanto il Comune effettivamente incassava e non del previsionale. «A partire dai bilanci 2016 - specifica il sindaco castiglionese - è stato istituito il Fondo Crediti dubbia esigibilità (conosciuto come Fcde).
Tale provvedimento ha di fatto «diviso» la minoranza: Roberto Pignatta ed Elisa Vogliotti (era assente giustificata Marina Cha) si sono astenuti, mentre Daniele Montini ha votato contro.

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