Riflessioni

I primi 12 mesi di "Piastra bis": ecco cosa ne pensa l'opposizione

I capigruppo Maugeri (Lega) e Maiolino (Fratelli d’Italia) tracciano il loro bilancio: critiche alla Giunta, accuse alla maggioranza e frecciate alla sindaca

I primi 12 mesi di "Piastra bis": ecco cosa ne pensa l'opposizione
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Ad un anno dall’inizio del secondo mandato della sindaca Elena Piastra, è tempo di bilanci anche per l’opposizione.

Nella foto da sinistra Maiolino e Maugeri

I primi 12 mesi di "Piastra bis": ecco cosa ne pensa l'opposizione

Dai banchi della minoranza, i capigruppo Manolo Maugeri (Lega) ed Enzo Maiolino (Fratelli d’Italia) tracciano un quadro critico dell’operato dell’Amministrazione, ognuno con toni e sfumature differenti, ma entrambi puntando il dito contro quella che definiscono una “maggioranza chiusa” e poco concreta.

Maugeri

Manolo Maugeri, che dodici mesi fa sfidava Piastra alle urne, non usa mezzi termini: «Tante belle parole, ma poca concretezza. Nonostante la vetrina social, Settimo è ferma». I

l capogruppo del Carroccio denuncia una maggioranza scollegata dalla città: «In Consiglio si parla pochissimo di Settimo, le vere emergenze restano fuori. Salvo il Movimento 5 Stelle, che ha un approccio più critico e pragmatico, gli altri sembrano pensare più all’immagine».

E lancia una provocazione a Piastra: «Il consenso che aveva un anno fa era frutto di una bolla elettorale, costruita candidando volti noti. Ma quella bolla si sta sgonfiando. Vedo poca trasparenza sugli appalti, sulla gestione dei servizi essenziali e nessuna risposta concreta sulle concessioni sportive. Anche la nomina dell’amministratore di Patrimonio è avvenuta senza confronto».

Tra i temi più caldi, la sicurezza: «Crescono gli episodi di degrado, e le risposte dell’Amministrazione sono insufficienti. Avevamo proposto una cabina di regia, ma è stata annacquata». Maugeri lamenta infine quello che definisce un atteggiamento “allergico all’opposizione”: «Ogni proposta viene bocciata a prescindere. Dal taser per la Municipale agli interventi al parco Lama, fino alla sosta gentile: non ci è stata data neanche la possibilità di discuterne».

Maiolino

Più misurato, ma non meno critico, il bilancio di Enzo Maiolino, capogruppo di Fratelli d’Italia. La sua “rubrica social” ironicamente intitolata Le non risposte del Pd racconta un anno di opposizione tra mozioni e documenti spesso ignorati: «La Giunta è rimasta schiacciata sui progetti già esistenti. Sulle nuove sollecitazioni è poco reattiva».

Maiolino parla di “anno sabbatico” da concedere all’Amministrazione, ma segnala due punti critici: il “disastro del verde” dell’estate scorsa e la gestione del caso mensa. «La sindaca doveva prendere posizione, sospendere il servizio e introdurre il pasto domestico».

Sulle politiche sociali, invita a guardare anche alle famiglie non fragili: «Servono azioni dedicate anche alla fascia media. Abbiamo due proposte: il voucher Vesta e il potenziamento dei centri famiglia».

Maiolino vede nella sanità il punto più positivo: «L’acquisizione dell’ospedale da parte della Regione è la miglior notizia dell’anno. Non era scontata». Ma torna a criticare i meccanismi consiliari: «Ho visto più opposizione nella maggioranza che nella minoranza. C’è tanto dialogo, ma blindato e inutile. Sto valutando di presentare documenti senza il simbolo del partito per vedere se così li votano».

E quando gli si chiede quale sia stata l’azione più riuscita dell’Amministrazione in questo primo anno, risponde con sarcasmo: «Hanno vinto le elezioni. Sono stati più bravi di noi, complimenti a loro».