Congresso del circolo

Guida rosa per il Pd: scelta Anna Maria Barbero

E' la nuova segretaria del partito a San Mauro

Guida rosa per il Pd: scelta Anna Maria  Barbero
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Guida rosa per il Pd: scelta Anna Maria Barbero.

Anna Maria Barbero

Dopo un valzer durato qualche settimana con Dario D’Ignoti, alla fine è stata Anna Maria Barbero ad ottenere la Segreteria del Partito Democratico. Prima donna a guidare il Circolo da quando questo ha sposato il logo e l’identità Dem. Prima di lei, infatti, l’ultima Segreteria al femminile fu quella di Maria Vallino, che guidò la transizione da Democratici di sinistra a Partito Democratico.

La scelta

Il nome di Barbero circolava ormai da settimane in sezione e durante l’ultima riunione precongressuale è stato accolto con favore unanime. Lo stesso Congresso in video-call è stato pacato. Sebbene nessuno abbia nascosto le fratture del passato (Maria Vallino ed Ettore Bruno, per esempio, sono tornati proprio di recente ad un confronto sereno e costruttivo) il Pd ha voluto lanciare un messaggio chiaro: chiusi i conti coi vecchi dissapori è tempo di bandire un nuovo corso. Primo obiettivo governare il paese in un percorso tutto da costruire. E in cui il Partito Democratico, chiedono gli iscritti, deve avere un ruolo trainante.
Insomma, Barbero sembrerebbe davvero l’anello di congiunzione di quella catena che si era spezzata durante le primarie. E quando a urne chiuse, con 55 voti in suo favore, il risultato è stato ufficiale lei non ha nascosto l’emozione. «E’ un momento forte. Forse anche più intenso di quando sono entrata il consiglio comunale. Ma adesso, senza perdere tempo, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare affinché il Pd torni ad ascoltare la gente. A chiacchierare coi residenti nei mercati, a riempire le bacheche, ad essere punto di riferimento, ad avvicinare i giovani, a sognare una sede e ad organizzare eventi. Momenti di aggregazione e feste sono nel nostro Dna» spiega la sua visione di partito. Obiettivi che intende realizzare insieme ai 20 compagni di Coordinamento. «Credo che da soli non si vada da nessuna parte e che solo insieme si possano ottenere risultati. La collaborazione ed il rapporto sarà costante con i colleghi di coordinamento e con quelli della coalizione. Nel rispetto delle sensibilità e peculiarità di ciascuno per realizzare il famoso campo largo».

Il dibattito  interno

Durante il dibattito precongressuale molti i messaggi in suo sostegno. Da Pietro Carena a Rudy Lazzarini, e poi Grazia Gilardi, Matteo Fogli,  Luca Rastelli, Germana Lionello, Maria Vallino, Graziella Nicosia, Nadia Fabris, Federico D’Agostino, la vicesindaca Katia Venturi, Edoardo Fava, Giuliana D’Agostino. Incisivi soprattutto Ettore Bruno, che ha chiesto un rinnovamento del partito con «Uno sguardo rivolto ai giovani e nomi nuovi nel direttivo», e l’invito rivolto da Marino Reymondet ad Anna Maria Barbero «Per essere pungolo, quando necessario, dell’Amministrazione comunale».
Nel passare il testimone, infine, Dario D’Ignoti si dice rammaricato per non avere avuto il tempo di dare la propria impronta al Circolo. «Non cambierei nulla del percorso fatto. Ho preso il partito in un momento molto complicato e tra primarie, difficoltà e divisioni, campagna elettorale ed elezioni amministrative ho dovuto concentrare forze e attenzioni al percorso verso il voto. Subito dopo il risultato elettorale è stato il momento di pensare al Congresso. Insomma, materialmente il mio mandato non ha avuto tempo per esprimersi. Unico rammarico è proprio questo, non essere riuscito ad essere incisivo per il Pd. I prossimi sei anni saranno altrettanto laboriosi. Ci sarà da aiutare l'amministrazione per svolgere appieno il proprio ruolo e a mettere in pratica quanto promesso agli elettori. L’augurio che rivolgo ad Anna Maria è di riuscire a raggiungere questi obiettivi».

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