Emergenza Covid, la Regione stanzia più di 350mila euro per il sostegno psicologico ai minori
Lo ha deliberato la Giunta su proposta dell'assessore al Welfare Caucino.
Emergenza Covid, la Regione stanzia più di 350mila euro per il sostegno psicologico ai minori.
Emergenza Covid
La Regione Piemonte ha stanziato più di 350mila euro per il sostegno psicologico ai minori, nell'ambito dell'emergenza Covid. Lo ha deciso la Giunta questa mattina, giovedì 16 dicembre 2021, su proposta dell'assessore Chiara Caucino.
La delibera
Il contributo va a coprire tutto il 2021 e 2022, ma le risorse ricadranno sul bilancio regionale 2021-2023, con particolare riferimento al 2021. I fondi verranno ripartiti alle cinque Asl di appartenenza dei cinque Servizi di Psicologia sovra zonali sulla base dei seguenti criteri: 40% popolazione minorile residente e 60% minori inseriti in strutture residenziali.
Gli interventi saranno realizzati attraverso l’incremento del monte ore settimanale per personale convenzionato aggiuntivo, individuato tra gli operatori psicologi dell’area di competenze necessarie, fino al raggiungimento del monte ore massimo di 38 ore settimanali. Inoltre è previsto il reperimento di competenze esterne a tempo determinato attraverso apposite procedure di selezione. A occuparsene direttamente sarà quindi la Direzione Sanità e Welfare, Settore Politiche per i bambini e le famiglie, minori e giovani, sostegno alle situazioni di fragilità sociale.
Il commento dell'assessore
Sottolinea l'assessore regionale al Welfare:
«Se soltanto lo scorso anno era un dubbio ora è una certezza. Le conseguenze della pandemia, in particolare le chiusure e la privazione forzata della socialità, causata dall’emergenza Covid19, hanno inciso in maniera significativa sulla salute mentale di numerosi soggetti, in particolare dei bambini che si sono visti, letteralmente, “stravolgere il loro mondo” e che ora, per tornare all’auspicata normalità, necessitano di un sostegno psicologico. Per questo ho voluto stanziare una somma per garantire un servizio che reputo di fondamentale importanza e delicatezza: le “ferite” subite in tenera età, infatti, rischiano di condizionare l’intera esistenza della persona e sono convinta sia compito delle Istituzioni fare in modo di evitare che ciò avvenga o, perlomeno, di minimizzare il più possibile il fenomeno».