Elena Maccanti: «Diritto alla pensione, giustizia, più sicurezza, e tassazione equa»
L'intervista alla candidata della Lega per Salvini
Elena Maccanti, Lega, è candidata nel Collegio Uninominale U3 (Collegno).
Quali sono i punti di forza della Lega?
«La Lega è da sempre il partito dei territori con 6 governatori, 800 sindaci e 6000 amministratori locali da nord a sud: una squadra concreta, competente e efficace in grado di guidare l'Italia. Il nostro programma è chiaro. Scegliere la Lega significa più sicurezza nelle nostre città, diritto alla pensione per chi ha lavorato una vita, una tassazione equa e una giustizia più indipendente».
Inflazione e caro energia: ricette per uscire dalla crisi
«L'Italia non si riprende più se, dopo la crisi del Covid, non si interviene per arginare il dramma energetico. Confartigianato stima che siano a rischio chiusura 880.000 aziende, i costi in energia e gas per un commerciante sono saliti rispettivamente del 1000% e del 900% negli ultimi 6 anni. Serve innanzitutto un intervento europeo per proteggere famiglie e imprese. Nel frattempo però serve che l’attuale governo, come la Lega chiede da settimane, stanzi adesso almeno 30 miliardi di euro, o tra qualche mese saremo costretti a spenderne il triplo per garantire gli ammortizzatori sociali a circa un milione di lavoratori che rischiano di perdere l’occupazione. Occorre poi affrontare una volta per tutte il tema dell’indipendenza energetica del paese e dire basta ai troppi no che hanno caratterizzato anche l’ultima fase del governo Draghi. Il furore ideologico con cui Pd e 5 stelle affrontano alcuni temi rischia di danneggiare pesantemente il paese, come sta accadendo con il passaggio all’elettrico».
La Lega in Europa ha votato contro lo stop alle auto a benzina e diesel a partire dal 2035. Perché?
«Lo stop alle auto a benzina e diesel, votato da Pd e 5 stelle al Parlamento europeo con la contrarietà assoluta della Lega, polverizza migliaia di posti di lavoro, nel torinese e in Italia, e distrugge centinaia di piccole e medie imprese della filiera automotive. Scegliere l'elettrico senza se e senza ma significa fare lo stesso errore che si è fatto con il gas russo. Ci affideremmo a una tecnologia totalmente in mano ai cinesi che controllano l'80% delle materie prime necessarie a produrre l'auto elettrica. Per la Lega il giusto approccio è la neutralità tecnologica, seguendo più strade, ad esempio quella dell’idrogeno o dei biocarburanti, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Buonsenso a difesa del lavoro e della nostra industria».
Quali devono essere le priorità nell'agenda del nuovo Governo?
«Priorità assoluta: fermare gli aumenti delle bollette, come hanno fatto altri Paesi come Francia, Germania e Gran Bretagna. Nei primi cento giorni vogliamo poi cancellare definitivamente la legge più infame degli ultimi anni, ossia la legge Fornero. Ma le pare giusto chiedere a un operaio, a un autotrasportatore, a un infermiere di lavorare fino a 67 anni? Follia. Vogliamo poi reintrodurre i decreti sicurezza per tornare a difendere i nostri confini e le nostre città, impostare i primi passi per la Fiat tax, senza dimenticare la pace fiscale, ormai non rinviabile. Stanno partendo milioni di buste verdi, dopo due anni tra crisi sanitaria e lockdown rischiano di essere una mazzata letale per famiglie e imprese».
La sinistra vi accusa di voler avvantaggiare i ricchi però…
«La sinistra non ha proposte e passa il suo tempo ad attaccare la Lega e il centro destra, del resto è un pò difficile avanzare proposte dopo aver governato il paese negli ultimi dieci anni senza aver vinto le elezioni ma soprattutto senza fornire soluzioni concrete. Le pare che una famiglia con figli che guadagna 70mila euro lordi l’anno possa essere definita ricca? Siamo seri».