Cisa, la verità arriva il 31 gennaio
Ancora nessuna comunicazione ufficiale sui tre nomi del Cda, ma la strada è delineata
Cisa, la verità arriva il 31 gennaio.
Cisa
Nessuno si sbilancia ufficialmente, ma ormai le scelte per il nuovo Cda del Cisa, il Consorzio intercomunale Socio Assistenziale, sembrerebbero essere fatte. Non resta che attendere martedì prossimo, il 31 gennaio, quando saranno finalmente annunciati i nomi dei tre componenti il nuovo Consiglio di Amministrazione del Cisa.
Le ipotesi
Questione di strategia o pretattica, in queste settimane dai sette sindaci del Consorzio bocche più che cucite. Ma nonostante questo le ipotesi fatte giorno per giorno avrebbero preso sempre maggiore concretezza.
Proprio per questa ragione dovrebbe essere praticamente certo il nome dell’ex sindaco di San Raffaele Angelo Corrù (nella foto) per la presidenza (su indicazione di Gassino). La sua storia politica e la sua esperienza amministrativa rappresentano certamente la giusta garanzia per poter continuare a portare avanti nel migliore dei modi quei progetti, in ambito sociale, oggi sempre più importanti dopo due anni difficili come quelli che abbiamo vissuto, e che hanno segnato il nostro territorio anche dal punto di vista economico.
E, intanto, negli ultimi giorni ha preso sempre più concretezza l'ipotesi che - come anticipato la scorsa settimana sulle colonne di questo giornale - la vicepresidenza del Cisa possa essere affidata al sanmaurese Luigi Antonetto, quota Pd. Notizia che, evidentemente, ha suscitato una serie di reazioni anche tra gli addetti ai lavori della politica della Città delle Fragole. A sbilanciarsi per prima, dopo le indiscrezioni che ormai sembrano non essere più tali, è la consigliera di minoranza Paola Antonetto. «Ovviamente quello della vicepresidenza è un incarico in quota alla maggioranza della nostra Amministrazione. Magari - spiega con un sorriso di rassegnazione - sarà proprio la maggioranza a dirci qualcosa in questo senso. Chissà, magari decideranno di stupirci con effetti speciali e di comunicarci il nome che hanno scelto di designare alla vicepresidenza qualche giorno prima della scadenza dei termini e della nomina ufficiale. L'auspicio che l'Amministrazione ci renda partecipi, anche se ripeto, la nomina spetta a loro, non soltanto a cose fatte c'è sempre. Ma vedremo...». «Con tutto il rispetto per il Cisa e per le persone che ne hanno fatto parte e che ne faranno parte anche con questo rinnovo - conclude -, non mi sembra però che quella della vicepresidenza sia una carica di così fondamentale importanza. Chiedo scusa in anticipo se mi lancio in un paragone che potrebbe suonare azzardato: ma è un po' come la differenza che c'è sempre stata tra la Regina Elisabetta e il Principe Filippo, sappiamo tutti quale dei due avesse più importanza».
Maggiore riserbo continua a esserci sul terzo nome, quello che verrà espresso dai piccoli Comuni (e in questo caso da Castiglione). Si sa con certezza che sarà una donna, ma ancor di più rispetto alle altre due nomine, l’utilizzo del condizionale è d’obbligo.
In un’ottica di novità, come quella avviata dall’Amministrazione comunale castiglionese, il nome scelto potrebbe essere quello di Francesca Parlacino, giovane, impegnata nel sociale e con un’esperienza amministrativa alle spalle. Ma potrebbe restare in gioco anche il nome di Manuela Brosio, esponente del Cda uscente, che proprio in questi ultimi tre anni ha già lavorato anche con Angelo Corrù (vice presidente del Cda uscente). Un terzo nome che potrebbe essere preso in considerazione, infine, è quello dell’attuale consigliera di minoranza Marina Cha, ex sindaco, certamente conoscitrice delle dinamiche e delle esigenze sociali del territorio.