Il provvedimento

Amianto, dalla Regione 802mila euro a Comuni e Atc per la rimozione

Sono stati previsti dalla Regione

Amianto, dalla Regione 802mila euro a Comuni e Atc per la rimozione
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Amianto, dalla Regione 802mila euro a Comuni e Atc per la rimozione.

Amianto

Via libera dalla Giunta all’approvazione dei criteri per l’assegnazione dei contributi destinati a Comuni e Atc per le operazioni di bonifica dei manufatti contenenti amianto. Degli 802mila euro messi a disposizione dalla Regione, 500mila saranno destinati alle Agenzie Territoriali per la casa e 302mila ai Comuni.

Il provvedimento

Spiega l'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati:

“Un ulteriore passo avanti per bonificare altre aree di interesse pubblico e tutelare la salute pubblica. Questa resta per noi una imprescindibile priorità”.

Aggiunge il vice presidente regionale Fabio Carosso:

“La Regione Piemonte con questo importante provvedimento prosegue con la sua azione di tutela della Salute dei cittadini piemontesi. L’amianto rimane una ferita aperta per la nostra Regione ed è importante realizzare politiche e interventi per supportare i nostri Comuni nelle opere di bonifica”.

Sottolinea l'assessore regionale al Welfare con delega alla Casa Chiara Caucino:

“La bonifica dell’amianto è un passaggio fondamentale per tutto il territorio  e per questo la Regione ha voluto offrire anche alle tre Atc presenti sul territorio il suo contributo economico. Auspico che le Agenzie Territoriali per la casa colgano appieno questa occasione”.

I bandi

Due i bandi previsti: per quanto riguarda la concessione di contributi ai Comuni, è previsto un contributo di importo massimo pari a 50mila euro per ogni richiesta, che dovrà garantire la copertura dei costi di rimozione, trasporto e smaltimento. Si tratta di interventi di bonifica, con rimozione di coperture in cemento-amianto, su edifici di proprietà privata a seguito di ordinanze comunali cui i proprietari non hanno provveduto; attraverso l’utilizzo di questi fondi si intende pertanto supportare il Comune - al quale competerà l'azione di rivalsa per il recupero delle somme anticipate - a realizzare le operazioni di bonifica, a tutela della salute pubblica laddove vi sia presenza di manufatti contenenti amianto in stato di degrado per i quali non è stata realizzata la bonifica nonostante le ordinanze emesse a seguito delle verifiche di Asl e Arpa.

Per quanto riguarda le Agenzie Territoriali per la Casa, il contributo massimo per ogni singola richiesta sarà di 100mila euro e nella formazione della graduatoria saranno considerati prioritari gli interventi che riguardano manufatti non confinati e accessibili, e, tra questi, quelli contenenti amianto in matrice friabile. Il contributo regionale è destinato alla copertura dei costi netti di bonifica e di ripristino.

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