Il caso

A San Mauro il "Patto civico" ha annunciato lo scioglimento

Eloquente un comunicato reso noto dalla coalizione che ha sostenuto alle ultime comunali Riccardo Carosso: "Tutte le liste si ritengano libere"

A San Mauro il "Patto civico" ha annunciato lo scioglimento
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Sembravano tranquilli e rilassati gli animi del Patto Civico, e invece la quiete degli ultimi mesi è stata solo preludio di una «tempesta perfetta».

Nella foto i rappresentanti del "Patto civico" nel 2020  in occasione della prima "uscita pubblica"

L'annuncio

Lo scorso 5 marzo si è diffusa la voce dello scioglimento del rassemblement di civiche, confermata qualche giorno più tardi durante una conferenza stampa convocata ad hoc per fare chiarezza, ed anticipata da un sintetico comunicato: «I componenti del “Patto civico per San Mauro”, in ottemperanza ai principi che ne hanno ispirato la fondazione, rendono noto che tutte le liste che ne hanno fatto parte sono da ritenersi svincolate e libere nello svolgere le azioni che ritengono più opportune in funzione dei prossimi impegni elettorali» è riportato nella nota.

«Il candidato uscente Riccardo Carosso resterà in Consiglio Comunale quale rappresentante della lista civica “Due Ponti per San Mauro”», pur rimanendo disponibile a presentare «atti in Consiglio comunale anche a nome delle altre due liste che lo hanno supportato, “San Mauro Domani” ed “Alternativa Democratica”».

L’epilogo del progetto civico sarebbe arrivato dopo una riunione della lista San Mauro Domani, che avrebbe scelto con voto quasi unanime di svincolarsi. Ma perché? Nessun apparente scontro, né un preciso motivo alla base di questo cambio di rotta, affermano i diretti interessati, parlando semplicemente di «Naturale conclusione di un percorso».

"Nessuna rottura" assicurano gli interessati

«Nessuno ha espresso la volontà di uscire dal Patto – ha affermato in particolare Davide Benedetto, San Mauro Domani –. Ci siamo semplicemente riuniti, abbiamo compreso che volevamo percorrere il nostro cammino, e di comune accordo abbiamo preso e comunicato questa decisione».

«C’era un evento amministrativo locale e tre liste che storicamente rappresentano la civicità della città si sono unite per portare avanti un progetto, che non rinneghiamo – ha argomentato poi –. L’attuale passo è la logica conseguenza di quel percorso civico, che termina senza astio». Qualcuno, comunque, aveva “profetizzato” questo epilogo già in tempi non sospetti, cioè qualche mese dopo l’esito delle elezioni comunali.

«Nessuno di noi ha mai pensato che il Patto fosse eterno – la risposta di Carosso –. Abbiamo solo sciolto un fiocco. Sarebbe un eccesso di egoismo dire che durante questo percorso è andato tutto bene, ma il Patto non si è spezzato né rotto, come ha insinuato qualcuno. Ha semplicemente chiuso un ciclo ed io faccio un passo indietro e torno alle mie origini, la lista Due Ponti».

Vari movimenti intestini

Anche all’interno di questa, comunque, non sono tutte rose e fiori. Anzi, dalla civica, che aveva compiuto dieci anni nel novembre scorso, c’è stato un fuggi fuggi generale dopo lo scioglimento del Patto. Dell’originaria Due Ponti, insomma, oltre a Carosso e pochi altri, è rimasto soltanto il nome. «Non sempre perdere dei pezzi vuol dire indebolirsi – replica il consigliere –. Talvolta, anzi, serve un rinnovamento per rafforzarsi. Del resto tenere insieme il gruppo, in alcuni momenti, è stato uno sforzo disumano perché ho dovuto gestire diversi mal di pancia».

Movimenti intestini nati anche a seguito del “tradimento” di Impegno per San Mauro, lista civica facente capo all’ex assessore Ugo Dallolio che a ridosso delle elezioni aveva abbandonato il Patto per stringere un’alleanza con l’attuale maggioranza. Uno sgarbo che la coalizione civica, a cominciare dal coordinatore di San Mauro Domani  Andrea Savio, non ha mai digerito. «Hanno tradito il Patto per un anno di amministrazione, dopo il quale hanno dovuto fare armi e bagagli, e impedendoci con questa manovra di andare al ballottaggio – si toglie qualche sassolino dalle scarpe Savio –. Questo deve far riflettere sul funzionamento della politica, anche in quei contesti che appaiono civici e non lo sono. Mentre invece San Mauro Domani è ancora un’isola felice».

Che cosa accadrà nel futuro? Molto presto per dirlo. «Abbiamo l’esigenza di fermarci e riacquistare ciascuno la propria identità. Questo non preclude nulla, rispetto al futuro. Incluse la possibilità di riaggregarci o di non ricandidarci – fa sintesi Serena Stefani, coordinatrice di Alternativa Democratica –. Siamo prima di tutto associazioni, quindi il nostro contributo civico continuerà sul territorio. Mentre per quello politico, che non è un obbligo, si vedrà».

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