PIEMONTE

All’Università di Torino il primo master in Italia in D-ESG e Responsabile d’impatto

Accademici, imprenditori e politici alla presentazione alla Scuola di Management ed Economia UniTo

All’Università di Torino il primo master in Italia in D-ESG e Responsabile d’impatto
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È stato presentato alla Scuola di Management ed Economia dell’Università di Torino (corso Unione Sovietica, 220) il primo master di II livello in “D-ESG e Responsabile d’impatto”, promosso da Francesco Di Ciommo, founder e amministratore unico di “FDC consulting digital ESG”, in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università di Torino diretto dalla professoressa Francesca Culasso. ESG è l’acronimo che si riferisce a tre aree principali: Environmental (ambiente), Social (società) e Governance.

All’evento hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni di Governo, del territorio (Comune di Torino e Regione Piemonte), imprese e associazioni di categoria, tra cui Confindustria.

Il progetto

Il progetto del master parte da un’idea rivoluzionaria per il mondo imprenditoriale e accademico, finalizzata a creare nuove figure manageriali in grado di gestire tutte le attività virtuose di un’impresa: i responsabili d’impatto D-ESG.

La cerimonia di inaugurazione del master è stata aperta dai saluti istituzionali, tra cui il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia Gilberto Pichetto Fratin, il ministro per le disabilità della Repubblica Italiana, Alessandra Locatelli, l’assessore regionale con delega Sviluppo delle attività produttive Andrea Tronzano, ed è proseguita con la tavola rotonda con tante voci del mondo imprenditoriale. Ha commentato Di Ciommo, testimonial di parte privata di un metodo virtuoso di gestione imprenditoriale valido di replica per la formazione accademica:

“Da questo lancio del Master è emerso che si stanno sviluppando nuove figure professionali, non più collaterali, ma decisive affinchè ogni azienda possa passare da un’analisi esclusivamente economica a un’analisi di virtuosità. I valori di inclusione, governance e ambiente sono valori che devono essere tradotti concretamente. Oggi le aziende hanno uno scarso approccio conoscitivo sui temi, e nei casi in cui hanno conoscenza c’è difficoltà a mettere in pratica le applicazioni. L’imprenditore deve essere aiutato, culturalmente, a svolgere questa trasformazione. L’ho fatto nella mia azienda: ci vanno competenza, cuore e visione. Con questi tre elementi si può fare un cambio importante nella società; nel Master metteremo in relazione profit e no profit”.

Francesca Culasso, responsabile Dipartimento di Management dell’Università di Torino, ha dichiarato:

“Le autorità e i relatori di altissimo livello che sono intervenuti hanno in particolare sottolineato il ruolo fondamentale della formazione come volano di cambiamento e di generazione di valore, che non sia solo economico, ma anche e soprattutto sociale e ambientale”.

A commentare il master, anche l’assessore regionale Tronzano:

“Sulla collaborazione tra pubblico e privato abbiamo fondato la nostra azione politica. Chi propone questo master, come Di Ciommo, sta ponendo le basi di questa integrazione virtuosa”. Il ministro Fratin ha detto: “È la presa d’atto di una rivoluzione che riguarda la migliore conservazione e il ripristino di ciò che abbiamo usato in modo sregolato che genera conseguenze negative. Tecnologie, nuovi modelli di consumo, di governance e gestione delle imprese saranno applicati in questo nuovo esaltante percorso universitario”.

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