Si sta per alzare il sipario sulla stagione 2023/24 del Garybaldi
Il programma, al via dal prossimo 18 novembre, prevede l’arrivo sul territorio di nomi importanti del panorama nazionale
Sta per riaprirsi il tendone sulla stagione teatrale del Garybaldi realizzata dall’Ati Dandelion in collaborazione con Comune di Settimo, Fondazione Ecm e Piemonte dal Vivo per la direzione artistica di Romeo Grosso e Chiara Barbero.
Nella foto Marco Paolini e Paolo Rossi, due dei protagonisti della stagione settimese.
Undici appuntamenti «Senza limiti e confini»
La rassegna, che prenderà il via sabato 18 novembre e si concluderà a maggio, è stata presentata qualche giorno fa in biblioteca Archimede da Romeo Grosso, uno degli organizzatori, Silvano Rissio, presidente di Fondazione Ecm, la sindaca Elena Piastra, Enrico Regis e Matteo Negrin di Piemonte dal Vivo.
Un cartello che porta sul palco grandi nomi della scena nazionale e segna il ritorno di diversi artisti del territorio per una molteplicità di linguaggi che si intrecciano dando corpo alle parole, in una proposta culturale che spazia dalla letteratura al teatro di narrazione, passando per il teatro contemporaneo senza mai dimenticare «la musica come fil rouge che tesse la nostra personale trama», spiegano dalla direzione artistica a proposito di una stagione il cui titolo, Senza limiti e confini, rappresenta un omaggio a Lucio Battisti.
Rassegna per bambini e famiglie
L’offerta si completa anche con una rassegna domenicale per bambini e famiglie e un’altra dedicata alle scuole, oltre a prevedere un percorso di rilancio del Garybaldi attraverso una programmazione multidisciplinare e di contaminazione creativa, al centro della vita culturale e sociale del territorio, confermando la sua vocazione di luogo di incontro, inclusione, di confronto e crescita.
Non solo al Garybaldi
Non solo il Garybaldi, però, perché nell'alveo della collaborazione con Fondazione Ecm, Comune e Piemonte dal Vivo si inserisce anche la valorizzazione di altri luoghi del territorio come il Combo Club e l'Ecomuseo del Freidano, simbolo di un'attenzione alla cultura che si diffonde su tutto il territorio ed esce dalle mura del teatro.
Il cartellone
Da Antonio Manzini ad Emma Dante, passando per alcuni volti del territorio che ritornano a casa, come nel caso di Mariella Fabbris ed Elena Ruzza. È una stagione teatrale dalle mille sfumature quella che si aprirà ufficialmente sabato 18 novembre alle ore 21 al teatro Garybaldi con lo spettacolo di Manzini che personificherà, insieme a Tullio Sorrentino, il vicequestore Rocco Schiavone nel racconto intitolato «Lo gran diluvio», un’ironica e moderna interpretazione di un episodio della Genesi.
«Altrettanto affascinante, proseguendo l’analisi della stagione, è il percorso drammaturgico fra parole e musica di «El pelusa y la Negra», con Simona Molinari e Cosimo Damiano Damato che giovedì 23 novembre daranno vita a un dialogo visionario fra Diego Armando Maradona e Mercedes Sosa.
Una programmazione che parla anche alle donne, come dimostra lo spettacolo «Le solite stronze», un monologo inedito di Carlotta Vagnoli che sintetizza il suo punto di vista sul ruolo delle donne nella società attuale. E poi, spulciando la programmazione, spazio a Paolo Rossi con quello che Grosso definisce «uno spettacolo politicamente scorretto» e al gran ritorno di Marco Paolini con il suo «Antenati».
Ma, come dicevamo, «Senza limiti e confini» non dimentica neanche le creature del suo territorio, come Fabbris che torna al Garybaldi con la sua «Divina» e Ruzza che porta sulla scena «Io so» in una prima assoluta. U
n ricco calendario che si concluderà il 21 maggio, sempre alle ore 21, con «il colpaccio Emma Dante», per riprendere le parole di Grosso, e il suo «Tango delle Capinere». Sarà questa la chicca finale di una stagione in cui si intrecceranno storie, parole e musica.
La musica che ritorna in diversi appuntamenti della stagione, a partire da Raiz che il 13 gennaio porterà sul palco l’omaggio Sergio Bruni. E poi, ancora, Piergiorgio Odifreddi e Valentino Corvino che, invece, qualche settimana dopo, daranno vita ad un concerto numerico che, poco alla volta, diventerà un numero concertistico tutto da vivere e assaporare.