Quando ci accolgono negli uffici della Suoneria, in via dei Partigiani, Chiara Barbero e Romeo Grosso (a capo della direzione artistica del gruppo G-Ro srl, capofila della società Ati Dandelion) sono alle prese con l’organizzazione dell’ultimo trimestre di eventi. Perché – raccontano in una lunga intervista a La Nuova Periferia – «non vogliamo mollare fino al nostro ultimo giorno qui a Settimo».
Garybaldi e Combo cambiano gestore
Dopo cinque anni, il 30 novembre giungerà al termine l’avventura del gruppo G-Ro alla guida di Suoneria. Da dicembre, infatti, subentrerà l’associazione bluCinque che si è aggiudicata il bando di gara per il prossimo quadriennio (con opzione di proroga fino al 2032). Bando a cui Barbero e Grosso hanno deciso di non partecipare.
«Quando siamo arrivati nel 2020, in pieno Covid, ci eravamo prefissati una serie di obiettivi e abbiamo capito subito che bisognava rimboccarsi le maniche. Davanti, avevamo una bella sfida. La struttura stava vivendo un periodo non florido e aveva bisogno di cura sia dal punto di vista artistico che ambientale. Volevamo riposizionare questo luogo nel panorama della cultura piemontese e crediamo di aver mantenuto il nostro impegno – ripercorrono -. Per questo, abbiamo scelto di non partecipare al bando. Anche perché, se avessimo vinto la gara, avremmo potuto avere davanti un arco temporale di altri 7 anni e sommati a quelli del primo mandato sarebbero stati 12 anni totali all’interno di una struttura pubblica. Non lo riteniamo giusto neanche da un punto di vista della rotazione del mercato. Tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti e ora siamo arrivati alla fine di un percorso».
Un percorso che ha segnato un vero e proprio rilancio dell’hub culturale. Sia del Combo Club che del teatro Garybaldi, da cui sono passati artisti del calibro di Alessandro Bergonzoni, Pif, Paolo Rossi. «Le due sale hanno visto un numero di spettacoli e spettatori sempre crescente, come dimostrano i tantissimi sold out e i dati di presenza costantemente attorno all’85% della capienza – analizzano -. Oggi lasciamo una struttura viva, operativa, in grado di essere attrattiva anche aldilà dei confini piemontesi».
Un risultato che è stato frutto anche degli investimenti economici della società. «Alcuni interventi li abbiamo fatti con la nostra “pelle” e sono contento di tutto il lavoro che abbiamo realizzato – afferma Grosso -. In una delle prime riunioni, quando siamo arrivati, ci siamo detti che l’obiettivo era lasciare il profumo di quello che abbiamo fatto e credo di poter dire che ci siamo riusciti». «In questi cinque anni, abbiamo cercato di aprirci alle associazioni del territorio e sono tantissime le realtà che hanno collaborato con noi», riflette Barbero, sottolineando il legame che la società ha stretto con la città.
E a distanza di cinque anni, sono diverse le immagini che gli attuali gestori di Suoneria selezionano nel loro album dei ricordi. Dagli spettacoli all’aperto al Fuori Tutti, proposto in una versione completamente rinnovata. «Per me è stato molto commovente il concerto dei Modena City Ramblers su via dei Partigiani ma anche il Fuori Tutti – racconta Barbero -. Vedere tutta quella marea di persone al parco è stato emozionante». «Ogni singolo spettacolo è stata per noi una serata speciale – aggiunge Grosso -. La cosa più bella che ci lascia Settimo è averci fatto tornare indietro, alle radici del motivo per cui facciamo questo mestiere».
Salutata Settimo, anche per il gruppo G-Ro inizieranno nuove sfide. Ma per ora le bocche restano cucite. «Diciamo che ci piace l’idea di prendere in mano situazioni complicate e lavorare al loro riposizionamento. Un po’ come abbiamo fatto con Suoneria – anticipano -. Continueremo a fare questo».