Vitella sgozzata sulla ciclabile, il video sfogo dei proprietari
In un video l'amarezza e lo sconforto dei titolari dell'azienda agricola scenario dell'efferato gesto ai danni di una vitellina di appena sei mesi.
Dopo il caso della vitella sgozzata sulla ciclabile di Settimo Torinese le parole di dolore e sgomento di Anna Maria Gilardi e del figlio Gabriele Bellotto.
Vitella sgozzata sulla ciclabile
Fa ancora discutere, a quasi una settimana di distanza dai fatti, il gravissimo episodio accaduto nella notte tra sabato 22 e domenica 23 maggio in via Redipuglia a Settimo. Tutto è accaduto tra l'interno della cascina Bellotto, al civico 19, e una staccionata a circa venti metri dall'ingresso dell'azienda settimese. Ignoti si sono introdotti all'interno del cortile di via Redipuglia e sono riusciti a "rapire" una vitellina di appena sei mesi dal recinto dove si trovava insieme agli altri animali di proprietà di Anna Maria Gilardi, 75 anni, titolare dell'azienda. L'hanno trascinata fuori e dopo averla legata a una staccionata della ciclabile che porta fino al Parco Fluviale del Po l'hanno prima sgozzata e poi cercato di sezionarla nel tentativo di macellarla sul posto.
Una scena drammatica che Anna Maria mai si sarebbe immaginata di poter vedere con i suoi occhi, e invece...
La ricostruzione dei fatti
I responsabili di un gesto così efferato hanno prima tentato di forzare il lucchetto, poi hanno spezzato la catena. Andando diretti verso la tettoia-stalla dell’azienda di famiglia. Hanno attirato l’attenzione degli animali dando loro del cibo poi hanno individuato l’esemplare più giovane e l’hanno trascinato fuori dal cortile dell’azienda. Fino a poco distante, una decina di metri dal cancello d’ingresso. Hanno legato la «bestia» a una delle staccionate della pista ciclabile e l’hanno sgozzata. Senza nessuna pietà. Senza curarsi di nulla. Arrivando fino a sezionarla nella parte posteriore, probabilmente per un maldestro tentativo di macellarla sul posto. Ma qualcosa deve averli disturbati e gli aguzzini non sono riusciti a portare a termine il proprio compito.
«Era circa l’una e mezza di notte - racconta Anna Maria Gilardi - quando ho sentito gli animali piangere. Ho chiamato mio figlio per avvertirlo, poi nel frattempo è arrivato mio nipote. Gli animali erano tutti nel cortile e abbiamo subito pensato di esserci dimenticati di chiudere il cancelletto della loro tettoria»
La drammatica scoperta
L'animale ormai morto è stato ritrovato l'indomani mattina dal figlio Gabriele.
«Sono uscito nel campo qui di fronte - racconta il figlio Gabriele Bellotto, 48 anni - per prendere una rotoballa con il trattore e mi sono trovato la vitella sgozzata e sezionata nel campo di fronte la nostra azienda. Una scena assurda. Abbiamo ripreso gli animali dal 2009 e non ci era mai capitato nulla del genere. E’ una circostanza a dir poco preoccupante».
Ed è lo stesso Bellotto, che è anche segretario della sezione locale di Fratelli d’Italia, a puntare il dito contro lo stato di sicurezza sul territorio. «Sicuramente qualcuno dovrà rispondere di quanto accaduto, anche perché mi hanno riferito che appena una decina di giorni fa si è verificato un caso analogo sul nostro territorio. Via Redipuglia è a poche centinaia di metri dal centro e la ciclabile che passa di fronte alla nostra azienda è proprio in collegamento con le principali strade che collegano al cuore di Settimo. E’ assurdo pensare che qualche “bandito” possa agire indisturbato in questo modo».
L'attacco di Bellotto alla sicurezza sul territorio
Ma Bellotto rincara la dose contro lo stato di sicurezza sul territorio di Settimo Torinese. «Che cosa ci dirà il vicesindaco Giancarlo Brino? E’ lui, mi pare, ad avere la delega alla sicurezza in una città che onestamente non mi sembra poi più così tanto sicura. Basti pensare a quello che è successo a noi». Si chiede quasi retorico...
«In questi anni c’è stato forse troppo lassismo politico e forse questo è il risultato di un’azione decisa di controllo del territorio che è evidentemente venuta meno».
«Siamo sì delusi - conclude Bellotto -, ma soprattutto amareggiati. Per noi si tratta sì di un danno economico, ma è evidente che ci sia un problema di controllo del territorio alla base. Non è possibile pensare che possa accadere una cosa del genere vicino al centro città, o comunque tra molte abitazioni e a pochi metri dai principali parchi della città».
Un caso definito preoccupante da più parti
Anna Maria Gilardi non fa altro che pensare a quanto sarebbe potuto accadere. «Ho chiamato subito mio figlio - spiega -, non mi piace uscire nel prato di notte da sola. Quando è arrivato mio nipote abbiamo sentito delle persone ridere lungo la ciclabile e visto due soggetti allontanarsi in bicicletta. Forse erano i “pali” della banda. Sono dispiaciuta, non so che altro dire». Intanto è stata presentata regolare denuncia ai carabinieri della Tenenza di Settimo ed è stato informato il servizio veterinario dell’Asl. «Mi spiace - interviene il vicesindaco e assessore alla sicurezza Brino - per quanto accaduto. Aspettiamo le risultanze delle indagini. E’ evidente che si sia trattato di un episodio efferato per cui tutti speriamo vengano rintracciati i responsabili».
Una ferma e secca condanna per quanto accaduto a Settimo è arrivata anche dal consigliere regionale della Lega Gianluca Gavazza.
«Condanno quanto è accaduto nella notte tra sabato e domenica a Settimo Torinese dove, in un campo a lato della pista ciclabile del Freidano, alla periferia della città, una vitella di razza piemontese di sei mesi dal peso di circa 350 chili è stata legata ad un palo, sgozzata e parzialmente scuoiata partendo da una coscia. Quelli che hanno rubato "Eva", vitella di razza piemontese destinata alla procreazione, dalla cascina Bellotto di Settimo Torinese hanno cominciato a sezionarla probabilmente mentre era ancora viva e agonizzante, ma poi, disturbati, sono scappati abbandonando l'animale morente. Atti come questo sono inaccettabili, soprattutto per quanto riguarda la tutela e il benessere animale»