Violenza sulle donne, l’ennesimo caso è successo a Venaria tra il 2021 e il 2022. La picchia per un anno, lei ritira le querele e il compagno viene assolto.
Violenza sulle donne
Per un anno è stata insultata e picchiata dal suo compagno. L’ennesimo episodio di maltrattamenti in famiglia con violenze nei confronti di una donna non è culminata, però, con una condanna ma con una assoluzione.
E il motivo è presto detto: lei ha deciso di ritrarre tutto, ritirando le querele e portando così la giudice a derubricare le accuse e, di fatto, ad assolvere l’ex compagno. Evitandogli due anni di reclusione.
È quanto successo nei giorni scorsi al Tribunale di Ivrea dove era in corso il processo nei confronti di un uomo di 27 anni di Venaria Reale che, tra il 2021 e il 2022, sempre nella Reale, era stato accusato di maltrattamenti ai danni di una donna, sua coetanea, e dalla quale aveva avuto un figlio.
Ma l’ex compagna ha deciso di ritrattare tutto. Spiegando alla giudice Stefania Cugge – a latere Lucrezia Natta ed Edoardo Scanavino – come fosse stata lei a colpire per prima l’ex compagno con un pugno in pieno viso perché si era impossessato del cellulare. «Scatenando la reazione» dell’uomo, che l’aveva poi spinta contro il muro «e forse mi ha dato uno schiaffo», come lei stessa ha rimarcato in aula a luglio, prima di prendere la decisione di ritirare poi tutte le querele.
E questo nonostante l’uomo fosse stato accusato di danneggiamenti multipli nell’abitazione dove viveva la coppia, insulti, lesioni verso la madre e la sorella di lei, che in una circostanza avevano provato a placare una lite fra i due.
E se per la procura di Ivrea il 27enne sarebbe dovuto essere condannato a due anni di reclusione per «maltrattamenti», alla fine tutto è stato derubricato a «percosse»: e così niente condanna.
La notizia ha «spaccato» in due la Città della Reggia tra chi ha provato a capire i motivi che hanno portato la donna a prendere questa decisione e chi, invece, l’ha accusata di non tenere a se stessa.