Domani, 29 dicembre

Vaccino anti Covid, in arrivo in Piemonte altre 40mila dosi

"Arriveranno direttamente negli hub territoriali  e il personale del sistema regionale di Protezione civile provvederà a consegnare le dosi necessarie ai presidi sanitari territoriali e alle RSA"

Vaccino anti Covid, in arrivo in Piemonte altre 40mila dosi
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Vaccino anti Covid, in arrivo in Piemonte altre 40mila dosi

Vaccino anti Covid

Come confermato dal Ministero della Salute,  da mercoledì 30 dicembre 2020 (per motivi logistici dovuti dalla neve), in Piemonte arriveranno altre 40 mila dosi del vaccino anti Covid con cui si proseguirà la campagna di vaccinazione avviata.

Il materiale

Si tratta di 41 scatole in tutto (ogni scatola contiene 975 dosi) che verranno distribuite agli hub territoriali per continuare con la somministrazione del vaccino al personale delle aziende sanitarie e agli operatori e ospiti delle RSA, che rappresentano i destinatari della Fase 1 della vaccinazione. In tutto 195 mila persone in Piemonte, 2/3 delle quali hanno già manifestato la propria volontà di adesione.

Spiega l'assessore alla Sanità Luigi Icardi:

«Riceveremo circa 40 mila dosi a settimana per completare la Fase 1 della campagna vaccinale.  La macchina organizzativa è già pronta per riceverle ed è stata testata con ottimi risultati nella giornata di ieri».

Per il territorio di Torino 18 scatole e 17.550 dosi: in particolare 9 scatole e 8775 dosi per gli ospedali e le RSA di Torino città e altre 9 scatole e 8775 dosi in tutto destinate a Chivasso, Ciriè, Ivrea, Moncalieri, Orbassano, Pinerolo e Rivoli.

L'arrivo delle dosi

Puntualizza Vincenzo Coccolo, commissario generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte:

«Arriveranno direttamente negli hub territoriali  e il personale del sistema regionale di Protezione civile provvederà a consegnare le dosi necessarie ai presidi sanitari territoriali e alle RSA, come già accaduto ieri con puntualità e precisione in occasione del V-Day. In due ore le dosi sono state recapitate in tutti i punti vaccinali individuati a Torino e nelle province».

Chiarisce Antonio Rinaudo, commissario dell’Area giuridico-amministrativa

«Stiamo lavorando con il Ministero della Salute per risolvere a livello nazionale il problema del consenso informato per gli ospiti delle Rsa che non hanno un rappresentante legale, ma sono in una situazione di cosiddetta “incapacità" naturale. Il tema è complesso, ma estremamente importante e delicato se pensiamo che solo in Piemonte coinvolge 10 mila persone accolte nelle nostre residenze socio assistenziali, che se questa criticità non verrà risolta non potranno essere vaccinate».

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