Un milione e mezzo di euro per fronteggiare l'emergenza abitativa
L'impegno da parte dell'Amministrazione per venire incontro alle famiglie in difficoltà.
Un milione e mezzo di euro per fronteggiare l'emergenza abitativa
Emergenza Abitativa
Crisi economica e pandemia non hanno fatto altro che aggravare la condizione di quelle famiglie residenti sul territorio che già si trovavano in una condizione di difficoltà. Questione ben nota alle cronache locali e per cui l’Amministrazione comunale ha cercato di intervenire sin dalle prime avvisaglie di un possibile aggravamento del problema.
Questione al centro dell'attenzione
Il tema dell’emergenza abitativa è infatti al centro dell’attenzione ormai da molti mesi, tanto che il Comune di Settimo ha deciso di investire e stanziare circa 1 milione di euro per far fronte a questo «capitolo». Una somma che copre gli interventi che sono stati operati nel corso dell’ultimo anno e mezzo, dall’inizio dell’emergenza sanitaria per intenderci, e che presumibilmente potrebbero continuare anche nel corso dei prossimi mesi. Una somma che fa capo ai tanti progetti che sono stati messi in campo dall’Amministrazione per trovare alle tante esigenze specifiche che sono state evidenziate dai cittadini nel corso degli ultimi mesi.
Che lo scoppio della pandemia da Covid-19 abbia contribuito a complicare ulteriormente le cose è questione nota. «L’emergenza sanitaria ha avuto serie ripercussioni economiche su tante famiglie - spiega l’assessore al sociale Angelo Barbati -. Ci siamo resi conto fin da subito della necessità di intervenire sulle specifiche criticità innescate dal Covid e abbiamo messo a punto strumenti nuovi, integrandoli con quelli già esistenti, con l’obiettivo di prevenire l’ondata dell’emergenza abitativa».
Le forme di sostegno
Sono in tutto sei le iniziative che sono state previste dall’Amministrazione comunale nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Alcune hanno le proprie radici in progetti e iniziative passate, altre sono il frutto di più recenti sforzi compiuti dall’attuale Giunta guidata dalla sindaca Piastra. Fondo «Salva-sfratti», sostegno alla locazione, «Aslo», autorecupero degli appartamenti delle case popolari, collocazioni temporanee nei residence e accoglienza in seno al progetto dell’«emergenza freddo». Sono questi i principali progetti su cui l’Amministrazione ha lavorato e per i quali sono stati investiti i fondi che ammontano a circa 1 milione di euro, «provenienti in buona parte da risorse comunali - spiega il Comune -, in altra parte da fondi regionali».
«Ciascuna misura - sottolinea Angelo Barbati - interviene su un bisogno “particolare”. La platea dei beneficiari è vasta e nel 2020 ha coinvolto 249 nuclei familiari, mentre per il 2021 il dato definitivo non è ancora disponibile perché buona parte dei bandi è ancora in corso».
Il fondo «salva-sfratti»
Uno dei temi di maggiore preoccupazione è proprio quello legato allo sblocco degli sfratti che erano stati congelati dal Governo in piena pandemia. «Il congelamento degli sfratti deciso dal Governo - spiega l’Amministrazione - tampona l’emergenza ma non ha una scadenza. Per questo la gran parte delle risorse messe a disposizione vengono in aiuto di chi fatica a pagare l’affitto. Nel 2020, oltre al sostegno alla locazione regionale, il Comune ha aggiunto un “bando straordinario” per gli affitti non pagati a beneficio delle famiglie in difficoltà per le conseguenze del Covid». Il sostegno alle locazioni - presentato nei mesi scorsi dalla Giunta - è stato attivato anche nel 2021 con un particolare ampliamento: due bandi “salva-sfratti”, uno in capo all’Unione Net (cui fa capo anche la gestione dei servizi sociali), in caso di situazioni con procedura di sfratto in fase iniziale (diffida o intimidazione). «L’obiettivo di tutte queste misure è scongiurare o posticipare lo sfratto e ciascun intervento si differenzia per la platea cui si rivolge».
A novembre, inoltre, sarà nuovamente attivato l’intervento regionale per il sostegno alla locazione e che prevede il riconoscimento di contributo agli inquilini che hanno pagato il canone di locazione, seppur con difficoltà a causa del basso reddito percepito.
Case popolari e autorecupero
Questo è uno degli ambiti di intervento più recenti e che l’Amministrazione ha deciso di riproporre dopo l’esito positivo della prima edizione. Un progetto che punta all’accelerazione nell’assegnazione degli alloggi popolari che sono “fermi” a causa delle manutenzioni da svolgere. «Possono presentare domanda di accesso al progetto solo i soggetti inseriti nella graduatoria vigente del bando comunale per l’assegnazione di case popolari - spiega il Comune -. Agli aventi diritto, sulla base della posizione in graduatoria, viene data la possibilità di effettuare lavori di manutenzione ordinaria in alloggi vuoti per diventare quindi assegnatari di case che altrimenti rimarrebbero inutilizzate. I lavori vengono cofinanziati da inquilino, Atc e Comune. Lo scorso anno sono state consegnate sei abitazioni e nelle prossime settimane ne verranno consegnate altre sei».
Sistemazione nei residence
Un intervento che trae le sue origini già nel passato e che prevede che, in condizioni di straordinarietà, i nuclei familiari in difficoltà vengano temporaneamente ospitati all’interno dei residence del territorio. «A Settimo - spiega Barbati - siamo per ora riusciti a garantire un tetto sulla testa a tutti coloro i quali si trovassero in condizioni di difficoltà. La soluzione dell’ospitalità nei residence è applicata soprattutto ai nuclei familiari con minori a carico, e fortunatamente in questo momento sono poche le famiglie che ne beneficiano».
Emergenza freddo
Con l’autunno e l’imminente inverno, e il conseguente calo delle temperature, c’è bisogno di pensare anche a chi ha difficoltà di trovare un riparo, come i senza fissa dimora. «Da un paio d’anni a Settimo abbiamo elaborato uno strumento anche per loro. Con l’«Emergenza freddo» abbiamo dedicato ai senza fissa dimora alcuni spazi all’interno del Centro Fenoglio della Croce Rossa. All’interno possono trovare ospitalità le persone che si sono trovate senza casa e che non hanno i requisiti necessari per accedere alle altre misure di sostegno».
«La spesa sociale - conclude Barbati -, in particolare quella per la casa, impatta in modo molto significativo sul bilancio del Comune e dell’Unione Net, a è fondamentale perché consente di contenere l’emergenza sociale e contribuire alla stabilità della famiglie. Non possiamo fare a mano di occuparci delle persone, è la proprietà della nostra azione amministrativa. E’ un’illusione pensare che un Comune abbia gli strumenti per intervenire sulle radici profonde dell’emergenza abitativa. Ciononostante la nostra strategia è elaborare soluzioni ad ampio spettro per anticipare le criticità e per includere le categorie più a rischio. La difficoltà più grande è intercettare le situazioni di disagio, perché gli aiuti, specie dopo il Covid, devono necessariamente rivolgersi anche a categorie “poco abituate” ad attingere ai sussidi pubblici».
Chi avesse necessità, non solo connesse all'emergenza abitativa, può rivolgersi ai seguenti uffici:
• Unione NET: via Roma 3, Settimo Torinese tel. 011.8028950; email: protocollo@unionenet.it
• Comune di Settimo: Piazza della Liberta, URP. Telefono 0118028211; email: urp@comune.settimo-torinese.to.it