A Settimo

Un bosco collettivo per ricordare le vittime del Covid

Il progetto è stato promosso dal Comune, con il Rotary e con l'aiuto di Fondazione Comunità Solidale e Casa dei Popoli.

Un bosco collettivo per ricordare le vittime del Covid
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Un bosco collettivo per ricordare le vittime del Covid.

Un bosco collettivo

Dopo una giornata complicata in pieno periodo di emergenza ci siamo fermati per chiederci cosa potessimo fare pensando al domani» racconta Alessandro Raso, Assessore all’Ambiente. Da qui l’idea di donare ai ragazzi delle scuole medie una piantina di cui prendersi cura fino all’autunno, periodo in cui i giovani e l’Amministrazione si incontreranno per piantumarle in un’area della nostra città che diventerà «il bosco della rinascita».
«Per i bambini della scuola materna e primaria abbiamo fin da subito portato avanti l’iniziativa dei pacchi scuola, mentre i ragazzi più grandi erano rimasti tagliati fuori», prosegue Raso.
Uno degli obiettivi è stato anche quello di promuovere la sostenibilità ambientale delle nuove generazioni settimesi: «Sarà un’opportunità per imparare a prendersi cura di qualcosa», spiega il sindaco Elena Piastra e conclude: «L’albero stesso è un simbolo, affonda le radici nel ricordo delle persone che non ci sono più, ma allo stesso tempo cresce, rende più bella, più verde e più vivibile la nostra città».

Il progetto

Oltre mille le piante consegnate in questi giorni casa per casa dai volontari, mentre per coloro che non la riceveranno potrà essere richiesta contattando il numero unico 011/8028349. Il progetto è stato promosso dal Comune, ma grazie al Rotary Settimo che ha accolto la proposta dell’Amministrazione, contribuendo all'acquisto delle piante, è stato possibile trasformare l'idea in realtà, anche insieme all’aiuto di Fondazione Comunità Solidale e Casa dei Popoli. Il parco sarà caratterizzato da una grande varietà di piante, gli alberi scelti tra i 1370, infatti, appartengono a varie specie: acero, agrifoglio, biancospino, bosso, carpino bianco, ciliegio, frassino, gelso bianco, ibisco, ginko, ligustro, melo selvatico, nocciolo, noce, olmo campestre, ontano nero, pallon di maggio, quercia farnia, sambuco nero e sanguinello. Un tentativo efficace in grado di coinvolgere i settimesi del domani nella cura della nostra città, attraverso l'attenzione per l'ambiente, ma anche un modo per mostrarsi vicini ai ragazzi che in questi mesi, come tutti, hanno subito le conseguenze della quarantena. Il luogo che nascerà sarà, quindi, qualcosa di inedito, ma anche di duraturo, un bosco del ricordo che possa volgere un pensiero positivo al periodo trascorso, per quanto possibile, e che possa infondere un insegnamento costruttivo, risvegliando il nostro senso di comunità. «Gli studenti hanno accolto positivamente la proposta e sono rimasti sorpresi del dono consegnato» racconta l’Assessore Raso, che conclude con un augurio: «Speriamo che i ragazzi vengano in autunno a dare una mano per la piantumazione, sarebbe bello che l’iniziativa fosse supportata interamente dai più giovani, in onore dei più anziani, vittime del Covid-19».

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