Truffe, che angoscia continua!
Il Consiglio principale delle Forze dell'Ordine resta sempre quello di non aprire la porta di casa a sconosciuti in caso di dubbi.

Truffe, che angoscia continua!
Truffe
Ce ne sono abbastanza di parole, ma non si possono usare, per definire la categoria di quelle persone che, ogni giorno, tentano di approfittarsi della buona fede del prossimo. A maggior ragione se si tratta di anziani in difficoltà e soli. Il fenomeno delle truffe, tentate o persino consumate, ai danni della popolazione è una costante che non accenna a diminuire. E non è colpa di nessuno, forse.
La situazione
I dati che emergono dalle statistiche rientrano perfettamente nella «normalità», se così vogliamo definirla, di questa odiosa fattispecie di reato. Odiosa perché colpisce inevitabilmente le persone più fragili della «catena sociale». Dietro ogni «colpo», riuscito o sontanto tentato, si nascono veri e propri professionisti che studiano ogni giorno. E’ così che si è arrivati a denunce di anziani che sono stati derubati dei propri risparmi anche con la scusa, forse neanche troppo banale, della sanificazione degli alloggi per evitare il contagio da Covid-19. Mosse studiate giorno per giorno e che, il più delle volte, sottendono anche veri e propri appostamenti per individuare le «prede» più facili da colpire.
E’ successo ancora, a Settimo, come a San Mauro, e allo stesso tempo in collina. Le ultime due-tre settimane sono state caratterizzate da una serie di segnalazioni, alcune delle quali inoltrate anche alla nostra redazione, di casi di tentate truffe. Persone che si spacciano per tecnici di società erogatrici di servizi, gas, luce, acqua. Poco importa. L’importante è mettersi indosso una sorta di tuta da lavoro per acquistare credibilità di fronte alla vittima prescelta. E chi, malauguratamente, ci casca, poi piange. Perché questi malfattori di professione non hanno alcuno scrupolo. E in questo senso non si sprecano gli avvisi e i consigli delle forze dell’ordine, e in particolare quelli dell’Arma dei Carabinieri che continuano a indagare sui casi che vengono denunciati in ognuno dei comuni del nostro territorio. Tra gli ultimi «trend» c’è quello di presunti tecnici che si presentano al citofono e che, una volta scacciati dai residenti, segnano con una «X» i campanelli corrispondenti. Sui social è scoppiato l’allarme, si tratterebbe dei soliti segnali utilizzati in particolare dalle bande di topi d’appartamento che «segnano» così le abitazioni da colpire. Un segnale per i complici? Forse, ma la bibliografia in questo senso è così vasta che non è chiaro se queste incisioni abbiano un qualche significato o meno.
"Bisogna fare attenzione"
L’Arma dei carabinieri consiglia, sempre e comunque, di non aprire la porta agli sconosciuti. Tantopiù che è opportuno, di fronte alla visita di qualcuno che si presenta come il tecnico di una società di servizi che chiede di entrare nell’appartamento, è opportuno chiamare direttamente l’azienda. Il «vero» tecnico non avrà nessun problema a comunicare il suo nome e cognome e il numero di matricola per farsi identificare. Chi non lo è, ovviamente, non perderà occasione di darsela a gambe levate. Idem per quanto riguarda la solita «storiella» del mercurio o delle esalazioni di gas che rischiano di rovinare il denaro contante e i preziosi in oro e in argento. Guai a fidarsi di chi chiede di custodirli in uno straccio per proteggerli dalle radiazioni... il più delle volte ori e preziosi... svaniscono quasi per magia.
Per non parlare dell’importanza, fondamentale, una volta sorto il dubbio di trovarsi di fronte a un presunto truffatore, di fingere di telefonare a un parente per mettersi in realtà in contatto con le forze dell’ordine e avvertire di quanto sta accadendo. E’ l’unico modo per contrastare questo odioso fenomeno di truffe, e - soprattutto - è l’unico modo per assicurare alla giustizia questi criminali e sperare di potersi riappropriare dei propri risparmi o dei ricordi di una vita.