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Truffe agli anziani e furti negli appartamenti

Ecco il «decalogo di consigli» dei Carabinieri.

Truffe agli anziani e furti negli appartamenti
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Agosto. Il mese delle vacanze per eccellenza. E per tanti è il periodo in cui si lasciano le proprie abitazioni per una o due settimane per concedersi il meritato riposo al mare, in montagna, in Italia o all’estero. E per i malviventi è il «periodo perfetto» per compiere truffe ai danni delle persone sole o furti in abitazione.

Truffe agli anziani e furti negli appartamenti

Anche per questo motivo che l’Arma dei Carabinieri delle Compagnie di Venaria e Chivasso, hanno deciso di divulgare un decalogo con importanti e semplici regole per evitare «brutte sorprese». Se la prima regola è quella di comporre il «numero unico di emergenza», vale a dire il «112», in caso di qualsiasi dubbio, ecco tutte le altre. I carabinieri dicono di prestare attenzione a quelle persone che si spacciano per «amici dei figli»: in realtà sono abili truffatori, capaci in pochissimi minuti ad attirare la simpatia delle vittime e a farsi aprire la porta di casa, per poi arraffare soldi, ori, preziosi o anche semplicemente un portafoglio o l’orologio. Stesso discorso per gli altri «falsi amici», quelli che per strada abbracciano all’improvviso le persone sole, stordendole di parole, per poi rubare quanto trovano in tasca. Come soldi, portafoglio o addirittura le chiavi di casa. Attenzione anche ad aprire la porta di casa. Spesso e volentieri, infatti, suonano alla porta «vigili», «carabinieri», «tecnici», «funzionari del Comune o delle Poste», «incaricati dell'Inps o dell’Inail» per fantomatiche fughe di gas, controlli, verifiche di banconote e preziosi. Nessuna di queste figure si presenta a casa all’improvviso e, soprattutto, nessuno richiede verifiche su oggetti preziosi. Né tantomeno di mettere oggetti di valore e soldi in buste per «questioni di sicurezza». In questi casi, basta chiamare il «112» per chiedere ai carabinieri una verifica.
E, ancora, poliziotti, carabinieri, agenti di polizia locale o finanzieri non si presenteranno mai alla porta di casa in abiti civili. Stesso discorso per gli impiegati di banca, che non offriranno mai servizi a casa ma solo agli sportelli bancari.

Porta a porta? Mai pagare in contanti

Un altro consiglio è quello di non pagare mai in contanti, in caso di vendite porta a porta. Così come bisogna evitare di aprire la porta per la consegna di pacchi: chiedete, invece, che il pacco sia lasciato nell’androne, dal portiere o sullo zerbino di casa.
Inoltre, non fare mai aprire la porta di casa ai bambini che, per ingenuità, aprono a tutti, senza comprendere la differenza tra una persona «buona» e una con «cattive intenzioni».

Mai dare confidenza al telefono

Mai dare confidenza al telefono: nessuna conversazione lunga con persone che dicono di «aver sbagliato numero».
Spesso e volentieri sono persone che cercano di carpire informazione su di voi: se siete soli, quali abitudini avete. Così come bisogna evitare di cadere nel tranello del «nipote rapito» o del «figlio che ha avuto l’incidente», con chiamate effettuate «dall’avvocato»: si tratta, al 99%, di truffatori, che provano in ogni modo a portare la vittima di turno nella disperazione e confusione più assoluta. E quando «l’incaricato» verrà a casa per prelevare la somma di denaro pattuita per «aiutare il figlio o il nipote» ormai sarà tardi e la truffa compiuta.
Occhio anche a chi usa le mail o riceve messaggi sul cellulare in cui si avvisa la vittima di turno di «vincite» o «problemi sul conto corrente» e dove si chiede di inviare «password» e «Iban».

Collaborazione

I carabinieri invitano le persone sole a farsi aiutare dal vicinato. Un vicino di casa amico può essere determinante in caso di pericolo.
Infine l’invito a «non farsi distrarre» quando si è per strada, quando cadono delle monete a terra, quando venite spinti o quando siete in Posta, in banca o al bancomat: basta davvero poco per venire derubati.

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