Tra droghe e bullismo in città
Al Ferraris ha parlato Pira

Droghe e bullismo: questi i temi affrontati durante l’incontro che la Tenenza dei Carabinieri di Settimo guidata da Ivan Pira, insieme alla Compagnia di Chivasso rappresentata dal capitano Urbano Marrese, ha tenuto lunedì 12 maggio.
Tra droghe e bullismo in città
«Ammetto una certa preoccupazione, perché ho la sensazione costante che mi sfuggano alcune questioni. Penso a Lorenzo (Notario, ndr), settimese praticamente fino all’altro ieri. La scorsa settimana, quella sera era con gli amici ma nessuno di noi, e quando dico noi intendo istituzioni, compagni, professori, forze dell’ordine, si rende conto che la situazione sta precipitando. Né in via Italia, né nessun altro si è reso conto che una vita stava scivolando via. Anzi, è scivolata via».
Così, la sindaca Elena Piastra ha introdotto l’incontro che la Tenenza dei Carabinieri di Settimo guidata da Ivan Pira, insieme alla Compagnia di Chivasso rappresentata dal capitano Urbano Marrese, ha tenuto lunedì 12 maggio, all’Istituto Settimo Torinese. Lo ha fatto partendo dai recenti fatti di cronaca che impongono una riflessione più ampia da parte di tutti. «Non posso dire che non stiamo sbagliando. Evidentemente c’è un errore di cui mi faccio carico, dato che rappresento le istituzioni. In questo momento, è aumentato tra i giovani l’uso di sostanze stupefacenti e io mi sento incapace di impedirlo», ammette Piastra, che poi elenca alcune azioni di prevenzione che si possono mettere in campo, tra cui l’attività di controllo in alcuni locali della città per vietare la vendita di alcolici ai minorenni.
«Questo noi lo possiamo fare», afferma, sollecitando i ragazzi a dare il proprio contributo perché «voi siete la parte più preziosa della nostra società e non possiamo sbagliare».
L'incontro
Partendo da quello che è capitato a Settimo solo pochi giorni fa, dopo l’intervento della sindaca, le Forze dell’Ordine si concentrano su alcuni rischi a cui sono ancora esposte le nuove generazioni. In particolare, il capitano Marrese ha affrontato la tematica legata al bullismo, «un fenomeno sociale che investe tutta la società, perché non è solo una relazione tra bullo e vittima». Un fenomeno che, pur non rappresentando un reato, ha dei contorni molto simili a quelli della criminalità organizzata. «Agisce allo stesso modo. Qualcuno che la società considera più forte, aiutato da persone più vicine, esercita soprusi nei confronti della vittima davanti agli occhi omertosi di una pluralità di soggetti. Il bullismo è una forma adolescenziale che nel tempo si evolve e può assumere forme diverse», è il monito lanciato da Marrese.
E allora come ci si può difendere? Tra i consigli, «è fondamentale parlare con un amico o annotare tutto su un diario per certificare la durata nel tempo di ciò che si è subito. E poi, ovviamente, denunciare».