"Tornate nei vostri luoghi di residenza": occhio ai finti avvisi del Ministero dell'interno
Anche se, come rilevato da più di una persona, questo tipo di truffa circolava nel 2020 e la foto condivisa è la stessa da anni
Lunedì 17 aprile, il comune di San Mauro Torinese tramite i suoi canali social ha messo in guardia i cittadini affinché non prendano per attendibili degli annunci che pare siano stati affissi in alcuni punti della città, precisamente nei pressi di alcuni condomini.
Ma pare che quelli registrati a San Mauro non siano dei casi isolati. Sempre nella giornata di lunedì 17 sul sito della Polizia di Stato è stato pubblicato un articolo che mette in guardia dalla medesima truffa che evidentemente si sta estendendo su scala nazionale.
"Negli ultimi giorni - si legge sul sito della Polizia - sono state molte le segnalazioni giunte da tutta Italia alla Polizia di Stato circa un volantino, affisso sulle facciate di alcune abitazioni e condomini, intestato al Dipartimento della pubblica sicurezza. Nello stesso si intima ai cittadini di far rientro presso i luoghi di usale residenza. È evidentemente una truffa da non assecondare".
Il volantino è "un falso"
L’avviso esordisce richiamando un inverosimile obbligo, ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale, di lasciare le eventuali abitazioni ospitanti per un non meglio specificato fine. Obbligo che verrebbe verificato da un presunto controllo delle forze di polizia.
La Polizia di Stato rassicura la cittadinanza della falsità del documento, la cui provenienza non è riconducibile ad alcuna autorità istituzionale ma risiede nel probabile tentativo di alcuni malviventi di introdursi indisturbati nelle abitazioni. "L’obiettivo dei truffatori - precisano - è quello di ingenerare preoccupazione, soprattutto tra gli anziani, inducendo i malcapitati a lasciare le abitazioni incustodite, così da potervi accedere per rubare soldi, gioielli o preziosi. Chi si imbatte in simili volantini è pregato di recarsi all’ufficio di Polizia più vicino o alla stazione dei carabinieri per denunciare l’accaduto. È opportuno parlarne agli anziani presenti in famiglia o vicini di casa così da metterli in guardia ed aiutarli a difendersi da questi malfattori".
Questo il testo, che vi riportiamo integralmente:
"Si invitano gli eventuali non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni ospitanti, per rientrare nel loro domicilio di residenza. Le autorità svolgeranno dei controlli nei condomini e nelle abitazioni private. Si prega la richiesta di presentare i seguenti documenti: documento di identità con foto e specificato indirizzo di residenza; documento di locazione-contratto di affitto; altri documenti che comprovano la presenza in domicilio differente dal proprio di residenza per gravi motivi di necessità quali malattia, assistenza agli anziani (comprovata da certificazione medica), motivi inderogabili di lavoro che rientri nella relativa categoria Ateco".
"Tutte le presenze non giustificate - conclude in modo perentorio il finto avviso - verranno denunciate ai sensi (si cita l'articolo di legge) Con ammenda fino a 206 euro, arresto fino a tre mesi, reclusione da tre a 12 anni nei casi più gravi".
Tanti interrogativi
Un avviso che ha suscitato non poco disorientamento e perplessità tra i sanmauresi. Quale l'intento? Cercare di introdursi in casa di qualcuno dopo averlo indotto, facendo leva sulla paura, a lasciare l'abitazione in cui vive, qualora non si trattasse del domicilio di residenza? Oppure l'intento era colpire in maniera specifica qualcuno o comunque una categoria di persone?
Insomma, un tentativo di truffa o un modo per allontanare delle persone magari ospitate nel proprio appartamento da altri concittadini e dire loro "tornate a casa vostra o saranno guai"?
Quel che è certo è che il Comune di San Mauro, appena venuto a conoscenza del fatto, ha messo in guardia i suoi cittadini: "L'Amministrazione comunale e le forze dell'ordine invitano i cittadini a prestare attenzione in quanto si tratta di un messaggio non veritiero e potrebbe nascondere tentativi di truffa".
Le ipotesi
"La solita scusa per poter entrare in casa in due: uno controlla documenti e l'altro chiede di andare in bagno e una casa dopo l'altra rubano quello che possono" ha scritto qualcuno sui social commentando la notizia.
"Ricorda tanto un passato non molto remoto ed altamente tragico riguardante le Leggi Razziali" ha scritto qualcun altro.
Le perplessità dell'ex sindaco Bongiovanni
Va detto però che, come evidenziato per primo dall'ex sindaco e oggi consigliere di opposizione Marco Bongiovanni, questo tipo di truffa circolava già nel 2020 e la foto condivisa sulla bacheca del comune e sui social sanmauresi, come anche sul sito della Polizia e su molte altre pagine social dedicate ad altre città italiane, è sempre la stessa da anni. "Non capisco perché allarmare su notizie vecchie (2020) e, tra l'altro, non di San Mauro" ha chiesto piccato.
"La segnalazione è arrivata da un amministratore di un condominio di San Mauro - ha risposto il consigliere i maggioranza Matteo Fogli - Il fatto che la truffa sia "vecchia" non significa che su questi temi debba calare l'attenzione".
La foto del volantino è la stessa da anni
A fare un po' di ordine è stato un cittadino nei commenti al post del Comune: "Quella specifica foto viene segnalata un po' dappertutto, quindi è improbabile che sia stata fatta a San Mauro. Questo non vuol dire che non esista la truffa ma che quella specifica gira un po' in tutta Italia, tutte le volte come fosse stata scattata nel posto dove viene segnalata. Quindi, bene segnalare sulla possibilità che possa avvenire qualcosa del genere ma magari fare presente che si tratta di una segnalazione generica e non di una foto scattata in un posto specifico. Lo si può notare dal fatto che anche la foto dell'articolo della Polizia di Stato è proprio la stessa, con lo stesse muro...".
Al di là dei dettagli e delle dinamiche che hanno portato a divulgare la foto del volantino sui social, resta il monito a prestare attenzione e tenere bene gli occhi aperti.