Terapie intensive a quota 240: non succedeva dallo scorso 7 marzo 2021
Prosegue il monitoraggio settimanale sull'andamento dei ricoveri
Terapie intensive a quota 240: non succedeva dallo scorso 7 marzo 2021
Terapie intensive
Si conferma il calo della pressione sulle strutture sanitarie piemontesi. Scendono sia le terapie intendìsive che i ricoveri ordinari.
L'analisi settimanale
Prosegue il nostro monitoraggio settimanale considerando i dati sui ricoveri indicati ogni giorno dal Bollettino dell'Unità di Crisi del Piemonte.
Abbiamo preso in esame il periodo compreso tra martedì 20 e martedì 27 aprile (gli ultimi sette giorni). Quello che emerge è il continuo calo delle terapie intensive, ora scese a 240 (il 20 marzo erano 281) e degli ordinari, ora scesi a 2308 (il 20 marzo erano 2753).
Si tratta di dati che dunque, stanno ad evidenziare il miglioramento della situazione nella nostra Regione, anche se resta ancora da considerare e seguire con attenzione l'andamento dei decessi.
In particolare, per quanto riguarda le terapie intensive, si tratta della cifra più bassa registrata dallo scorso 10 marzo, quando l'Unità di Crisi regionale aveva indicato per la nostra Regione 244 posti occupati. Per i ricoveri ordinari, scesi a 2308, invece, si tratta del dato più basso dallo scorso 7 marzo, quando erano 2316.
L'andamento dell'ultima settimana
- 20 aprile 2021: 281 ( terapie intensive); 2753 (ricoveri ordinari)
- 21 aprile 2021: 277 (terapie intensive); 2666 (ricoveri ordinari)
- 22 aprile 2021: 280 (terapie intensive); 2568 (ricoveri ordinari)
- 23 aprile 2021: 275 (terapie intensive); 2447 (ricoveri ordinari)
- 24 aprile 2021: 267 (terapie intensive); 2443 (ricoveri ordinari)
- 25 aprile 2021: 260 (terapie intensive); 2403 (ricoveri ordinari)
- 26 aprile 2021: 247 (terapie intensive); 2404 (ricoveri ordinari)
- 27 aprile 2021: 240 (terapie intensive); 2308 (ricoveri ordinari)
Se dunque questa tendenza sarà confermata già la prossima settimana il dato relativo alle terapie intensive potrebbe scendere, o comunque essere prossimo a quota 200, mentre quello relativo ai ricoveri ordinari potrebbe scendere sotto quota 2000.