Strada Trinità, dopo le piogge è di nuovo un colabrodo
La ghiaia e la terra che l’Amministrazione ha sistemato su insistenza dei residenti per colmare le buche, infatti, non hanno retto alle intemperie
Strada Trinità, dopo le piogge è di nuovo un colabrodo.
Strada Trinità
Ne è stata fatta manutenzione a fine agosto, eppure, dopo appena qualche pioggia, il tratto sterrato di strada Trinità è tornato quello di prima.
La ghiaia e la terra che l’Amministrazione ha sistemato su insistenza dei residenti per colmare le buche, infatti, non hanno retto alle intemperie. Lo segnalano proprio gli abitanti della zona, che da tempo chiedono per la via immersa nelle colline un intervento definitivo: asfaltarla e risolvere così il problema radice.
«La sistemano in questo modo circa tre volte l’anno» raccontano i cittadini, che dopo diverse segnalazioni erano riusciti a conquistare nuovi lavori manutentivi per la strada. «Siamo contenti che ci abbiano accontentati, ma la pezza dura puntualmente da Natale a Santo Stefano. Gli ultimi temporali hanno già spazzato via pietrisco e terra, riaprendo le grosse buche. Non capiamo perché l’Amministrazione si ostini a fare lavori inutili, quando basterebbe una gettata di asfalto per risolvere il problema una volta per tutte. Spesso abbiamo pensato di farlo a nostre spese». Insoddisfatti del taccone, i residenti concludono amaramente. «Fino alla cappelletta della Trinità, sita 150 metri prima dalle nostre case, la strada è già asfaltata. Basterebbe andare oltre. Invece è come se non ci abitasse nessuno, quassù».
L'intervento dell'assessore
«Asfaltare quel tratto ha anche dei lati negativi», commenta l’assessore alle Manutenzioni, Giuseppe Molinari. «Aumenterebbe il transito di auto, e il rischio di incidenti su una strada molto stretta, tortuosa e a strapiombo. Sarebbe poi un intervento invasivo, che andrebbe a snaturare l’aspetto della via immersa nelle colline. Infine, si tratta di una strada di collegamento interno usata da pochi automobilisti, quindi non vedo ragione per affrontare la spesa per un’asfaltatura. Forse - ipotizza in conclusione Molinari - si potrebbe ragionare, un giorno, di farla su piccoli tratti».