SETTIMO TORINESE

Stem e Chimica: accordo tra Comune, Fondazione Ecm e Università «spinge» sulla cultura

Protocollo d’intesa per sviluppare progetti e promuovere le peculiarità divulgative

Stem e Chimica: accordo tra Comune, Fondazione Ecm  e Università «spinge» sulla  cultura
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Sostenere la crescita della territorio e della cultura locale, con un occhio di riguardo alle discipline Stem e alla chimica, che in città rappresenta un terreno decisamente fertile. Il patto è stato stretto e sottoscritto tra Fondazione Ecm, Comune di Settimo e Università degli Studi di Torino, nell'ottica di «favorire lo sviluppo di attività che promuovano la cultura Stem e che contrastino il gap di genere nella fascia 3-13 anni» e di «portare importanti ricadute sul territorio sia in termini culturali che economici».

Stem e Chimica: accordo tra Comune, Fondazione Ecm e Università «spinge» sulla cultura

Le finalità della collaborazione si apprendono dal testo della delibera di giunta, approvata nei giorni scorsi, che ha annunciato l'accordo e le azioni inserite all'interno di un protocollo che si muove nella direzione di dare sempre più risalto alla cultura locale, valorizzando, in particolar modo, le potenzialità del Mu-Ch, come si evince dall'impegno che hanno preso le parti nella stipula di una convenzione la cui durata prevista è di tre anni. «Attivare sinergie con le imprese chimiche del territorio per favorire una narrazione della chimica che metta in risalto la centralità della disciplina nelle sfide scientifiche e tecnologiche della nostra epoca», «Organizzare giornate di Job Placement/Orientamento destinate al triennio delle scuole secondarie di secondo grado su tematiche che coinvolgano l’Ateneo e permettano di illustrare in modo innovativo la chimica e le sue prospettive di studio e occupazionali», e ancora «Progettare e realizzare attività di formazione svolte dal personale di Unito presso le strutture definite dal Comune di Settimo e da Fondazione Ecm, incluso il Museo della Chimica».

L'accordo prevede anche la possibilità di «scambio» e di «condivisione» di personale e di materiale didattico

E poi, l'accordo prevede anche la possibilità di «scambio» e di «condivisione» di personale e di materiale didattico. Da un lato, infatti, si precisa che il protocollo favorisce «lo scambio dei ricercatori, docenti, personale tecnico-amministrativo, e altri specialisti tra le strutture universitarie e il Museo della Chimica» e allo stesso tempo include «la condivisione delle strumentazioni in dotazione alle rispettive istituzioni, in particolare quelle in essere presso il Museo della Chimica» che diventa, in sostanza, il polo strategico della convenzione. Un punto di forza che l’Amministrazione e Fondazione Ecm hanno sempre dimostrato di voler sostenere e di far diventare un vero e proprio punto di riferimento per la divulgazione non solo entro i confini della nostra provincia.
Sono questi, dunque, alcuni dei punti cruciali inseriti nell'accordo tra Fondazione Ecm, Comune e Università, volto non solo a valorizzare il ruolo della cultura locale ma anche a proporre «ricerche ed attività di comune interesse nell’ambito di stage, tesi di laurea o di dottorato di ricerca» e istituire «borse» e «premi di studio o ricerca» che possano rivelarsi utili per raggiungere gli scopi di un protocollo che mette in campo tutti gli attori più importanti per unire cultura, innovazione e crescita del territorio. I risultati ottenuti, arricchiti dagli spunti forniti nel corso di conferenze e congressi che saranno organizzati sempre nell'ambito della convenzione, verranno pubblicati dalle parti e restituiti al territorio come specchio di una collaborazione che si preannuncia proficua per tutta la città.

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