A pochi giorni dal 25 novembre, «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne», continuano a moltiplicarsi i casi di maltrattamenti verso le donne.
Settimo, stalking e violenze: 30enne arrestato
Quello più eclatante è avvenuto pochi giorni fa a Settimo, dove protagonista è un uomo di 30 anni, residente in Città, che non si era mai rassegnato alla fine della sua storia d’amore con una donna di 27 anni, residente nel Torinese.
Nonostante i ripetuti «no» da parte della 27enne, l’uomo ha provato in ogni modo a farle cambiare idea. E dalle lettere e i messaggi colmi di frasi d’amore, in poco tempo si è passati a quelli carichi di odio e di minacce. Con messaggi come «sei una zo… di me…» o «te la farò pagare» per concludere con «non ho paura degli sbirri. Chiamali pure».
E queste ultime da psicologiche si sono trasformate anche in fisiche.
Almeno fino a mercoledì 19 novembre, quando il 30enne è stato arrestato, ponendo così fine a mesi di vessazioni: ora si trova ai domiciliari. A richiedere l’intervento dei militari è stata la stessa giovane, stufa dei suoi comportamenti e dei suoi messaggi.
L’uomo in passato era già stato colpito da un divieto di dimora nella cittadina dove vive la ex e da un divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Arrestato anche un 50enne per maltrattamenti in famiglia
Sempre nei giorni scorsi, un 50enne di Settimo, attualmente però residente a Torino, è stato arrestato dai Carabinieri della Tenenza di Settimo per «maltrattamenti in famiglia».
L’uomo dovrà scontare più di due anni di reclusione come sentenziato dal Tribunale di Ivrea, che lo ha condannato la scorsa settimana.
I fatti sono stati commessi proprio a Settimo quasi tre anni fa. Il 50enne aveva ripetutamente maltrattato, sia a livello fisico che psicologico, i genitori come la compagna dell’epoca. Il tutto, spesso e volentieri, sotto gli occhi della figlia di lei.
Le violenze, nella maggior parte dei casi, sarebbero state causate da litigi per futili motivi, come dichiarato dalle vittime al giudice.
Un “bollettino di guerra”
La procura di Ivrea, nel corso dell’ultimo anno, ha dovuto trattare numerosi casi legati alle violenze sessuali: ben 102 tra luglio 2024 e giugno 2025, di cui 71 a carico di persone note.
I fascicoli di «codice rosso», che riguardano violenza di genere e domestica, sono stati ben 959 di cui 930 a carico di persone note.
Il reato con più casi è quello legato ai maltrattamenti in famiglia, con 332 episodi, seguito dallo stalking, con 169 casi.
E c’è stato anche un femminicidio, quello della povera Cinzia D’Aires, morta a 51 anni, a inizio febbraio, in via Dante a Venaria. Uccisa dal marito, Piero Quartuccio, con una raffica di coltellate mentre stava dormendo, che poi aveva provato a uccidersi, ingerendo una dose di psicofarmaci.