Settimo, Sara Leone e i suoi casi più clamorosi: "Indelebile quello di Raffaele Sollecito"
La nota criminologa è stata consulente in vicende che hanno avuto una grande eco mediatica
Il delitto di via Poma, il caso di Raffaele Sollecito e, poi, la storia di Andrea Palermo, un padre prima ancora che imprenditore che dal 2014 non ha più notizie della figlia, svanita nel nulla assieme alla ex compagna dell’uomo.
Nella foto la criminologa e psicologa giuridica Sara Leone
Settimo, Sara Leone parla dei suoi casi più clamorosi
Storie note alle cronache, molto forti e drammatiche, che vedono protagonista una importante figura professionale come quella della psicologa giuridica e criminologa.
Un ruolo chiave, portato avanti con determinazione e perizia da una nota settimese come la dottoressa Sara Leone, esperta in delitti a sfondo sessuale, contro la persona e violenze sui minori e domestiche a cui spesso è stato richiesto il suo contributo anche in processi e indagini che riguardano il nostro territorio e le Procure di Ivrea e Torino.
Nel suo curriculum anche collaborazioni con gli istituti penitenziari per la valutazione, il trattamento e il reinserimento sociale dei detenuti.
Con il tempo si è specializzata anche in bullismo e cyberbullismo, revenge porn e sex crimes.
La figura del criminologo
«Il criminologo è una figura professionale molto particolare, perché quotidianamente ha a che fare con lo studio dei crimini, dei criminali ma anche delle vittime di un reato. Un lavoro dove si studia molto sia in ambito giuridico sia in ambito psicologico, visto che il criminologo può operare in ambiti e contesti differenti fra loro, tra magistratura, difesa e parte civile», spiega Leone al nostro settimanale La Nuova Periferia di Settimo.
Il caso della bimba sparita nel nulla
Ma quando si ha a che fare con un caso come quello di una figlia sparita con un padre disperato da dieci interminabili anni, è dura non farsi prendere dalle emozioni: «Le emozioni fanno parte della vita di ogni persona. Ma un buon professionista deve trattare ogni caso «come se fosse un quadro o un’opera d’arte. Per capire veramente bisogna guardare sia i dettagli sia l’insieme, in modo tale da non sottovalutare nessun aspetto».
La vicenda di Raffaele Sollecito
Tra tutti i casi fino a oggi affrontati dalla dottoressa Leone, quello che maggiormente l’ha colpita e sarà «indelebile per sempre» è quello di Raffaele Sollecito, per anni ritenuto colpevole dell’omicidio di Meredith Kercher a Perugia, salvo poi essere assolto dalla Corte di cassazione, con annullamento della pena senza rinvio, per la mancanza di prove certe e la presenza di numerosi errori nelle indagini.
«Raffaele ancora oggi sta seguendo un percorso psicologico non indifferente. Non è per nulla facile essere assolti e tornare ad avere una vita normale quando per una buona fetta di popolazione sei colpevole nonostante una sentenza di assoluzione. Dopo anni di gogna mediatica, con quella sorta di lettera scarlatta indelebile. È compito mio, da criminologa prima e, in questo caso, da psicologa poi, stare accanto all’assistito e al paziente. Evitando che possa cadere in una depressione».
«A oggi è il caso che più mi è stato, e mi sta, a cuore. Anche per via della eco mediatica che ha avuto nel corso degli anni» conclude la dottoressa Leone.