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Rifiuti a cielo aperto abbandonati in periferia

Si trova un po' di tutto lungo strada Ratera, superato il cavalcavia accanto all'autostrada Torino-Milano.

Rifiuti a cielo aperto abbandonati in periferia
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Rifiuti a cielo aperto abbandonati in periferia.

Rifiuti a cielo aperto

Porte smantellate, vetri rotti, blocchi di cemento, lattine vuote. Si trova un po' di tutto lungo strada Ratera, superato il cavalcavia accanto all'autostrada Torino-Milano.

Discariche

Tre discariche abusive nel giro di pochi metri, con un paesaggio che mostra materiale abbandonato praticamente ovunque, e con la Pirelli, il grande stabilimento produttore di pneumatici, sullo sfondo. Nell'indagine condotta questa settimana da La Nuova Periferia, in seguito ad una segnalazione arrivata in redazione da parte di un nostro lettore, siamo andati a verificare l'effettiva presenza dell'ennesima discarica abusiva, un danno non solo ambientale, ma anche sociale. Arrivando da via Brescia, e svoltando immediatamente a destra, si imbocca via Ratera, la strada che costeggia la ferrovia e che conduce in una sorta di sentiero in mezzo alla vegetazione, fresca di sistemazione. Ed è proprio in mezzo al verde cittadino che, percorrendo la strada in macchina, si possono contare ben tre discariche abusive, una dopo l'altra. La prima, con ammassi di cemento sparsi sul terreno, e poi le altre due, subito dopo aver superato il cavalcavia, con porte abbandonate, blocchi di legno e una quantità ingente di vetri rotti, oltre ad una serie di lattine da bibita. Quella che questa settimana abbiamo avuto modo di verificare è l'ennesima segnalazione che pone ancora l'attenzione su ciò che in primis rappresenta una piaga per l'ambiente, ma che è anche indice dell'inciviltà, ancora ben radicata, di molte persone. Qualcuno ha già provveduto ad evidenziare la presenza delle tre discariche sulle opportune pagine social dell'Amministrazione, in attesa della pronta rimozione del materiale, abbandonato presumibilmente già da qualche tempo. «Alcune persone sono proprio degli incivili», dichiara senza giri di parole l'autore della segnalazione, sottolineando come basterebbe una semplice telefonata alla Seta per smantellare i rifiuti, senza bisogno di abbandonare il materiale in zone isolate, provocando un danno all'ambiente e all’intera comunità.

La risposta dell'Amministrazione

«Siamo a conoscenza del problema e ci siamo già attivati per smaltire tutto il prima possibile», commenta l'assessore all'Ambiente, Alessandro Raso, interpellato sulla questione. Il procedimento, dunque, è stato avviato, e ora non resta che attendere. «Nei giorni scorsi, i vigili hanno effettuato un primo sopralluogo, e come Amministrazione abbiamo già contattato la Seta per richiedere i preventivi necessari, in modo da poter portar via quanto prima tutti i rifiuti abbandonati», dichiara Raso, spiegando che da una prima analisi si tratterebbe di materiale edile proveniente da imprese impegnate in alcuni interventi di ristrutturazione. «Purtroppo, non tutti lavorano in modo serio- commenta Raso-. Quello delle discariche abusive è un fenomeno molto ampio, ma la lotta non può essere fatta solo su una città, perché in questo modo non si risolve il problema, ma lo si sposta di qualche metro». Per intenderci, le telecamere richieste da alcuni cittadini potrebbero rappresentare una piccola parte della soluzione, ma ciò che serve è in primo luogo un lavoro di squadra, con la collaborazione di tutta la città metropolitana. Oltre al senso di civiltà e di responsabilità dei singoli cittadini, che è indubbiamente la battaglia più importante da portare avanti e- allo stesso tempo- anche quella più difficile.

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