L'indagine durata più di un anno

Razziavano le aziende del territorio, ecco come agiva la banda di rom professionisti del furto VIDEO

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino sono riusciti a ricostruire la fitta rete di contatti e di legami tra i sospettati dei 44 colpi documentati e accertati

Pubblicato:

Razziavano le aziende del territorio di notte, sfondando con furgoni e mezzi rubati i cancelli delle imprese. In alcuni casi hanno rapinato camionisti in sosta minacciandoli con un taser.

Razziavano le aziende del territorio

E' scattata all'alba l'operazione del Comando provinciale dei carabinieri di Torino con cui sono state eseguite 18 ordinanze di misura cautelare in carcere. Nei confronti di altrettanti cittadini, di etnia rom e residenti in tutto l'hinterland torinese, ritenuti a vario titolo responsabili di una serie di furti ai danni di aziende di tutto il territorio della città metropolitana.

Sfondavano i cancelli delle aziende con mezzi rubati

Il modus operandi? Avvalendosi di mezzi rubati sulle strade sfondavano i cancelli delle imprese e delle aziende, meglio se delle aree industriali della provincia e isolate dai centri abitati, per appropriarsi nel più breve tempo possibile di tutto il materiale che era possibile trafugare. I componenti della banda si organizzavano, colpo per colpo, in vere e proprie "batterie" di furto. In alcuni casi sono riusciti a depredare anche alcuni camionisti in sosta tenendoli sotto la minaccia di taser detenuti illegalmente.

I furti documentati

Le indagini del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Torino hanno permesso di documentare 44 furti aggravati, 10 rapine, 5 truffe e 9 episodi di ricettazione di materiali di provenienza furtiva. Un'indagine che è nata tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019 e che è riuscita a tessere la tela delle relazioni tra i sospettati e l'intera banda che è stata assicurata alla giustizia.

Il colpo "clamoroso"

Tra i tanti colpi che sono stati accertati dai carabinieri del Comando provinciale di Torino ce n'è uno degno di nota. Si tratta di un furto commesso nel maggio del 2018 quando una batteria composta da 10 dei 18 soggetti arrestati, dopo aver sradicato una porta d'emergenza blindata, è entrata all'interno di un'azienda di Bussoleno riuscendo a rubare bobine, piatti e matasse di rame per un valore di circa 400mila euro.

Seguici sui nostri canali