Settimo

«Questa via non è un ce..o», la protesta dei cittadini

E’ sempre motivo di scontro il fenomeno dell’abbandono delle deiezioni canine da parte di padroni maleducati, ma i residenti insorgono

«Questa via non è un ce..o», la protesta dei cittadini
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«Questa via non è un ce..o», la protesta dei cittadini

Deiezioni canine

«Signori proprietari dei cani, in questa via ci abitano, non è un cesso». E ancora, «Non è giusto che i miei bambini non possano giocare nel proprio vialetto. Non è giusto che rischiamo di pestarla....Raccoglila!».

La situazione

A leggerli così, di primo impatto, durante una passeggiata, potrebbe venire quasi da sorridere. Eppure, quei messaggi, alle volte scritti a mano, con un tratto deciso e rigorosamente in maiuscolo, sono indice di un sentimento di esasperazione. Insomma, se si pensa alla visione poco idilliaca che quasi quotidianamente qualcuno si ritrova nei pressi della propria abitazione o camminando tra i marciapiedi del territorio, c'è proprio poco da ridere. La mancata raccolta delle deiezioni canine, ormai, è un tema ricorrente che rimbalza in ogni angolo della città e alcuni, esausti di ritrovarsi gli escrementi davanti casa, hanno deciso di muoversi in autonomia. Della serie, chi fa da sé fa per tre. È quanto successo all'altezza di via Superga, davanti ad una delle villette della zona che, a quanto pare, era diventata la toilette di molti amici a quattro zampe. «Questo vialetto è privato, e ci abitano delle persone», scrive il proprietario dell'abitazione, rimarcando il «bruttissimo gesto di inciviltà» di chi non raccoglie le deiezioni del proprio cane. «Tu saresti contento di vedere delle feci davanti casa tua?», è la domanda provocatoria che si legge nel biglietto.

La segnaletica posta dal Comune

Ma la questione, naturalmente, non si limita solo a via Superga, in cui, quasi casualmente, ci siamo imbattuti nella lettura di questi cartelli ma si allarga a tutta la città, a tal punto da indurre anche l'Amministrazione ad intervenire con opportune segnaletiche per cercare di contrastare il fenomeno. Proprio come successo in via Buonarroti in cui, nei giorni scorsi, è stato affisso il cartello «Obbligo raccolta deiezioni», con tanto di immagine evocativa con paletta e scopa. Una sorta di guida con le istruzioni per l'uso per tutti quei padroni che, evidentemente, fanno del senso civico un optional. «I cartelli fanno parte di una microprogettualità che prevede un insieme di iniziative volte ad intensificare i controlli e soprattutto a sensibilizzare i padroni dei cani, considerando il fatto che in città abbiamo registrato un aumento esponenziale della popolazione canina», ha commentato il vicesindaco Giancarlo Brino, spiegando come via Buonarroti sia da sempre «una zona particolarmente attenzionata». «I punti sensibili su cui ci stiamo concentrando, indubbiamente, sono intorno alle scuole, perché i bambini e i ragazzi devono uscire in modo agevole e senza sporcarsi con le deiezioni. Con questo piano, andiamo a migliorare alcuni punti della città, proprio come l'aiuola davanti alla Giacosa», ha spiegato il vicesindaco. Ma la cartellonistica è solo uno degli strumenti che l'Amministrazione sta adottando per contenere gli episodi di abbandono di escrementi. «Abbiamo una convenzione con le guardie zoofile che sono presenti su tutto il territorio e hanno sanzionato praticamente ovunque, dall'Arcipelago al Parco del Po, e in alcune zone la situazione è migliorata. Inoltre, stiamo aumentando il numero di cestini e abbiamo intensificato anche i passaggi a piedi degli operatori ecologici di Seta. In più, sempre su via Buonarroti è in programma il potenziamento del sistema di videosorveglianza dato che, al momento, le telecamere coprono solo fino in fondo all'isola pedonale», ha aggiunto Brino, illustrando un pacchetto di più interventi che funge da deterrente e che rappresenta l'unica arma a disposizione dell'Amministrazione per provare ad arginare un fenomeno che, a fronte del crescente numero di cani – oltre 5600 – presenti sul territorio, richiede soprattutto attenzione e lezioni di civiltà ai padroni.

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