Primo caso di variante sudafricana isolato in Piemonte
Il soggetto, un cinquantenne cuneese del distretto sanitario di Saluzzo, è completamente asintomatico e si era sottoposto a tampone di screening preventivo per motivi di lavoro presso l’Asl TO4.
Primo caso di variante sudafricana isolato in Piemonte
Variante sudafricana
E' stato isolato in Piemonte nella giornata di lunedì 19 aprile 2021, il primo caso di variante sudafricana.
La notizia
Puntualizza Matteo Marnati, assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, dopo il primo caso di variante sudafricana isolato in Piemonte nell’ambito del monitoraggio con sequenziamento su un campione dei test positivi:
«La sorveglianza piemontese che abbiamo attivato dimostra la nostra capacità ad intercettare le varianti e a contenere il contagio».
Il soggetto, un cinquantenne cuneese del distretto sanitario di Saluzzo, è completamente asintomatico e si era sottoposto a tampone di screening preventivo per motivi di lavoro presso l’Asl TO4.
Si tratta di una persona già vaccinata a gennaio con doppia dose di vaccino Pfizer in quanto volontario del sistema di soccorso piemontese. Le sue condizioni di salute sono buone.
L'analisi
Puntualizza l'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi:
«Quello delle varianti è uno scenario con il quale purtroppo siamo destinati a convivere, il contagio di persone già vaccinate non può lasciarci indifferenti. Il monitoraggio in Piemonte permette di avere la situazione sotto controllo, mentre con le vaccinazioni combattiamo lo svilupparsi della malattia. La campagna vaccinale rimane fondamentale per vincere la lotta contro il Covid-19».
Aggiunge il professor Giovanni Di Perri, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Amedeo Savoia:
«Il vaccino protegge contro la malattia, protegge meno contro l’infezione ma si tratta di infezioni quasi sempre asintomatiche. In sostanza, in questo specifico caso, l’essere stato vaccinato può essere la verosimile causa del fatto che l’infezione è asintomatica. Le infezioni che si presentano nei vaccinati sono di durata più breve rispetto alle infezioni naturali. La variante circola a basso titolo in Italia da alcuni mesi e per il momento non ha preso alcuna prevalenza in quanto quella inglese evidentemente è più contagiosa. Nel caso specifico si tratta di un soggetto già vaccinato con il vaccino Pfizer, che è noto dare una protezione discreta contro la variante sudafricana. I vaccini Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson sembrano attivi contro questa variante. Il fenomeno non dovrebbe al momento crescere in misura particolare in funzione della permanenza della variante inglese che rimane pienamente sensibile agli effetti della vaccinazione. La circolazione delle varianti è sotto attento monitoraggio molecolare al fine di verificare il grado della loro diffusione nel tempo».